Mutuo in cinque passi. Come fare per ottenerlo

Quando si chiede un mutuo l’istituto che lo concede avvia una procedura che richiede dei tempi tecnici per essere concluse. Le fasi, pure tenendo in conto alcune piccole differenze, sono per lo più identiche mentre i tempi possono variare da istituto a istituto

Mutuo in cinque passi. Come fare per ottenerlo
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Richiedere un mutuo impone alcuni momenti di riflessione, non soltanto perché si sta per sottoscrivere un impegno che durerà diversi lustri ma anche perché, nel caso in cui il mutuo venisse rifiutato, il nome del richiedente potrebbe essere segnalato alla Centrale dei rischi finanziari.

Conoscere le fasi che attraversano le richieste di mutui può aiutare a scegliere in modo più consapevole e può concorrere a evitare di rinegoziare un mutuo.

Le fasi che portano all’erogazione del mutuo sono per lo più standard, anche se gli istituti di credito – a fronte di casi particolari – possono variarle un po’, per esempio, chiedendo documentazione in più rispetto a quella comunemente pretesa.

Fase uno, la documentazione

Chi richiede un mutuo deve preparare della documentazione. Ogni banca raccoglie i documenti necessari alla valutazione del rischio che la concessione del mutuo comporta. Di norma la domanda del mutuo va corredata di:

  • copia di un documento di identità e codice fiscale
  • certificato di residenza
  • certificazione unica
  • certificato di servizio (per i lavoratori dipendenti)
  • copia della busta paga (per i lavoratori dipendenti)
  • copia estratti conto.

Questi documenti, finalizzati all’esecuzione della seconda fase, servono a conoscere il reddito del richiedente e a comprendere se episodi del suo passato possono mettere in forse la restituzione del mutuo.

Alla richiesta vanno anche allegati documenti relativi all’immobile, ovvero:

  • copia del compromesso
  • copia dell’atto di provenienza.

Questi atti mettono la banca in condizione di conoscere il valore e la storia dell’immobile.

Fase due, valutazione della documentazione

Quando è in possesso dei documenti necessari, la banca esamina la fattibilità della concessione del mutuo il cui esito, di norma, è subordinato ad alcuni elementi:

  • il reddito del richiedente e del nucleo famigliare di competenza
  • il valore dell’immobile
  • la presenza di garanzie supplementari.

Fatte le valutazioni del caso, la banca esprime un parere che non vale quanto l’effettiva approvazione del mutuo ma che avvia la terza fase.

Fase tre, avvio della procedura di istruttoria

Giunta a questo punto, la banca entra nel dettaglio per valutare se il richiedente vanta i requisiti minimi per ottenere il mutuo e se il valore dell’immobile è tale da costituire una garanzia sufficiente a copertura dell’importo eventualmente erogato.

La banca considera anche la capacità di credito del richiedente e, in questa equazione, rientrano anche le sue eventuali insolvenze passate.

È al termine della fase istruttoria che la banca decide di concedere o rifiutare il mutuo.

Per tutelare il proprio credito, la banca iscrive un’ipoteca sull’immobile per poi agire nel caso in cui il richiedente si dimostrasse inadempiente nel pagamento delle rate.

Fase quattro, accertamenti

La quarta fase è di fatto un ulteriore approfondimento. La banca si avvale della dichiarazione notarile preliminare e delle relazioni redatte da tecnici scelti e delibera il finanziamento, comunicando al richiedente l’esito finale della pratica.

Fase cinque, erogazione e tempi

La somma viene tipicamente erogata contestualmente alla stipula dell’atto notarile. Il discorso del tempo necessario varia da banca a banca ed è anche subordinato alle diverse fasi.

Laddove la banca avesse bisogno di ulteriori documenti o accertamenti, i tempi sarebbero dilatati rispetto a quelli ritenuti standard i quali, a grandi linee, prevedono circa 30 giorni per la decisione e fino a 30 giorni per l’erogazione.

L’unico modo per accertarsi delle tempistiche è parlarne direttamente con gli istituti di credito.

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