Siamo ancora in pieno inverno ma molti iniziano a progettare le vacanze estive, almeno con la fantasia, oppure brevi spostamenti nelle principali città d'Europa durante i prossimi mesi dell'anno. Dati alla mano, però, si rischia di trascorrere un'altra stagione da incubo come nel 2022 a causa di una drastica riduzione dei voli aerei.
La drastica riduzione
Come abbiamo visto sul Giornale.it, lo scorso mese di agosto è stato cancellato addirittura il 2% dei voli europei con 15.700 tratte annullate. Nelle prossime settimane potrebbe andare ancora peggio con un problema a monte: non più cancellazioni last minute ma preventivate e "studiate" come sta accadendo con numerose compagnie aeree che eliminano centinaia di voli al giorno previsti nei mesi compresi tra aprile e settembre 2023. Lo rivela un'indagine del Corriere della Sera sui dati di Airline Data Inc che si occupa dell'evoluzione delle compagnie sul nostro continente.
Nonostante le dichiarazioni delle principali società vadano in direzione opposta, pronte cioé alla seconda estate da boom di passeggeri dopo il Covid, attualmente si muovono in direzione opposta visti i tagli che operano quotidianamente e quelli previsti per le prossime settimane. È ancora "l'onda lunga" delle criticità della scorsa estate: i Paesi che non hanno ancora risolto del tutto i loro problemi sono Regno Unito, Francia, Olanda e Germania. Ad Amsterdam, per esempio, lo scalo di Schipol ha chiesto il taglio del 5% dei voli nel mese di maggio e un numero massimo di viaggiatori quotidiani che non deve superare le 66mila unità. Problematica simile allo scalo Heathrow di Londra dove non verranno aggiunte nuove frequenze estive oltre a quelle già esistenti.
Numeri in forte calo
In Germania la situazione più critica è a Francoforte dove mancano ancora decine di unità di personale con la Lufthansa in procinto di cancellare numerosi voli nei prossimi mesi. L'Eurocontrol (Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea) mette in guardia i passeggeri da "importanti disagi" che si potrebbero registrare in Europa prossimamente anche a causa degli scioperi e della chiusura dello spazio aereo russo che costringe a nuove rotte intasando i cieli di tante nazioni. Il Corriere ricorda che negli ultimi sette giorni sono stati già rimossi ben più di 90mila voli programmati nel semestre tra aprile e settembre: ciò significa che verranno a mancare più di 11 milioni di sedili e il 2,6% in meno di partenze.
L'attenzione principale resta rivolta al periodo giugno-settembre, mesi "caldi" non soltanto climaticamente ma per i picchi di viaggiatori: il rischio che possano essere cancellati altri 100mila voli è elevato.
Per evitare disagi insanabili, molte compagnie aereee hanno assicurato che in caso di necessità saranno messi a disposizione più velivoli e personale: staremo a vedere perché, allo stato attuale, si annuncia un'estate da maglia nera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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