Modello 730/2025: ecco tutte le novità

Introdotti diversi modelli di 730. Tra le novità i quadri M e T per dichiarare redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva e plusvalenze di natura finanziaria

Modello 730/2025: ecco tutte le novità
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Via al nuovo modello 730/2025, che semplifica la dichiarazione fiscale per i contribuenti che si avvalgono dell’assistenza fiscale. Tra le principali novità, troviamo l’introduzione dei modelli 730-1, 730-2, 730-3, 730-4 e 730-4 integrativo, che riguardano la scelta per l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef, la comunicazione dei risultati contabili al sostituto d’imposta e la conferma dell’avvenuta consegna della dichiarazione. Il provvedimento, datato 10 marzo 2025, stabilisce anche che saranno definite successivamente le specifiche tecniche per l’invio telematico di alcuni modelli da parte di Caf, professionisti abilitati e sostituti d’imposta. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

I nuovi quadri M e T

Tra le principali novità, troviamo i nuovi quadri M e T, destinati a dichiarare i redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva e le plusvalenze di natura finanziaria. Inoltre, vengono aggiornate le agevolazioni per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditori agricoli. Il modello 730/2025 prevede anche modifiche alla tassazione delle locazioni brevi, con l’introduzione della cedolare secca al 26%, che scende al 21% per gli immobili scelti dal contribuente. Altre novità riguardano il regime fiscale favorevole per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia dal 2024 e l’introduzione del “bonus tredicesima”.

Ampliata la platea dei contribuenti

Il modello 730/2025 prevede anche un ampliamento della platea dei contribuenti, consentendo l’utilizzo del modello anche per dichiarare fattispecie reddituali precedentemente soggette al modello REDDITI PF, come i redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva e le plusvalenze finanziarie. I redditi assoggettati a tassazione separata, come i rimborsi di oneri portati in detrazione negli anni precedenti, vanno ora indicati nel quadro M anziché nel quadro D. Inoltre, sono previsti cambiamenti sugli scaglioni di reddito e le relative aliquote Irpef, riducendo il numero degli scaglioni da quattro a tre.

Redditi dominicali e agrari

Novità anche per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, che, per il 2024 e 2025, non concorrono o concorrono parzialmente alla formazione del reddito complessivo. Inoltre, i redditi da locazioni brevi sono assoggettati a imposta sostitutiva con una cedolare secca del 26%, ridotta al 21% per gli immobili individuati dal contribuente.

Lavoro dipendente

Sono previste novità anche per i lavoratori impatriati e per il reddito da lavoro dipendente prestato all’estero in zona di frontiera. Per i redditi di lavoro dipendente l’importo della detrazione per il periodo d’imposta 2024 viene innalzato da 1.880 euro a 1.955 euro per coloro che hanno un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro. Per i lavoratori del comparto sicurezza e difesa, la detrazione è pari a 610,50 euro per chi ha percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro nel 2023.

Bonus tredicesima

È stato introdotto per i titolari di reddito da lavoro dipendente con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, a condizione che rispettino determinate condizioni. Inoltre, il trattamento integrativo spetta solo se l’imposta lorda determinata sul reddito da lavoro dipendente è maggiore della detrazione per lavoro dipendente ridotta di 75 euro. Dal 31 luglio 2024, il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico non potrà più generare reddito assimilato a quello di lavoro autonomo.

Rimodulate le detrazioni

Tra le altre novità troviamo una rimodulazione delle detrazioni per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro, che vedranno ridursi di 260 euro l’importo della detrazione dall’imposta lorda. In materia di Superbonus, la detrazione per le spese sostenute nel 2024 sarà pari al 70%, con una rateizzazione in 10 rate di pari importo. Anche per il Sismabonus e l’eliminazione delle barriere architettoniche, la detrazione sarà rateizzata in 10 rate di pari importo. Per le spese sostenute nel 2023, sarà possibile optare per la ripartizione in 10 rate annuali di pari importo tramite dichiarazione integrativa.

Detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici

Infine, il modello prevede modifiche relative alla detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un limite di spesa massimo di 5.000 euro. L’aliquota per l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) è fissata all'1,06%, mentre per i prodotti finanziari detenuti in Stati o Territori a regime privilegiato, l’aliquota è del 4 per mille annuo.

Per i lavoratori frontalieri, è consentita l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi da lavoro dipendente percepiti in Svizzera, pari al 25% delle imposte applicate in Svizzera, per i residenti nei comuni italiani situati a 20 km dal confine svizzero.

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