Carriera professionale, Modello C2 storico: cos’è, a cosa serve e come richiederlo

Questo documento offre una visione completa della carriera di un lavoratore, dalla prima occupazione fino alla situazione attuale, elementi essenziali sia per monitorare la carriera professionale, che per accedere a vari servizi legati a mondo del lavoro e welfare

Carriera professionale, Modello C2 storico: cos’è, a cosa serve e come richiederlo
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Il Modello C2 storico, noto anche come Certificato storico del lavoratore, è un documento che raccoglie e riporta la storia occupazionale di una persona, fornendo un quadro dettagliato delle esperienze lavorative. Viene rilasciato di regola dai Centri per l’Impiego allo scopo di certificare i periodi lavorativi, indicando le aziende per cui si è lavorato, le tipologie di contratto utilizzate e i relativi periodi di disoccupazione. Cerchiamo di capire più nel dettaglio da cosa è composto, a chi richiederlo e per quali finalità.

A cosa serve

Il Modello C2 storico serve a certificare l'occupazione pregressa. Il suo utilizzo spazia dalla verifica dei periodi lavorativi per la domanda di disoccupazione o di pensionamento, alla ricostruzione della carriera lavorativa per l’accesso a incentivi o agevolazioni legate al lavoro (come le assunzioni agevolate per le aziende che assumono disoccupati di lungo corso), passando per la necessità di attestati nell’ambito di svariate pratiche amministrative, come la richiesta di prestazioni sociali o la partecipazione a concorsi pubblici.

Com’è composto

Il documento è formato da diverse sezioni che insieme forniscono una panoramica completa della carriera lavorativa di una persona. Ogni parte del documento è pensata per offrire informazioni chiare e dettagliate, sia sui periodi di occupazione che su eventuali momenti di disoccupazione, creando una sorta di "biografia" lavorativa. Vediamole nel dettaglio.

Dati personali: la prima parte del certificato è dedicata ai dati anagrafici del lavoratore, cioè nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, il codice fiscale, indirizzo di residenza e, se diverso, di domicilio. Questa sezione serve a identificare in modo preciso il titolare del documento.

Situazione lavorativa attuale: questa sezione indica lo stato occupazionale attuale della persona, spiega se in quel momento il lavoratore è occupato, disoccupato, in cerca di prima occupazione o sospeso (ad esempio, in cassa integrazione). È una sorta di fotografia del presente, che permette di capire immediatamente qual è la condizione lavorativa in corso.

Esperienze lavorative: cuore del Modello C2 storico, elenca tutte le occupazioni passate, con un livello di dettaglio che permette di vedere non solo dove una persona ha lavorato, ma anche il tipo di contratto che ha avuto, il ruolo svolto e le date di inizio e fine di ciascun impiego. Ogni riga del documento racconta una fase della carriera, mostrando se si è trattato di un contratto a tempo determinato, indeterminato, di un apprendistato, o altro.

Periodi di disoccupazione: tali intervalli sono descritti con le date di inizio e fine della disoccupazione e con una nota sul motivo (ad esempio, la scadenza di un contratto o il licenziamento). Anche se non si tratta di periodi di attività, questi momenti sono comunque importanti da certificare, soprattutto in vista di richieste di sostegno economico o agevolazioni.

Corsi di formazione: se la persona ha partecipato a programmi di aggiornamento professionale o a percorsi formativi specifici, questi saranno indicati nel Modello C2 storico, insieme alle informazioni su durata e qualifiche ottenute. Si tratta di un dettaglio particolarmente utile per dimostrare l'impegno nel migliorare le proprie competenze nel corso della carriera.

Stato di disoccupazione: presente in alcuni casi, questa parte può risultare essenziale per accedere a determinate forme di assistenza o per presentare domande di sussidio.

Riferimenti al Centro per l’impiego: qui viene riportato il nome del centro, la sua sede e la data di rilascio del documento, elementi utili per eventuali verifiche o richieste future.

Come si ottiene

In molte regioni italiane è possibile richiedere online il Modello C2 tramite i portali regionali dedicati al lavoro, accedendo con Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cie (Carta d'identità elettronica). Diversamente, ci può recare fisicamente al Centro per l’impiego più vicino, portando con sé un documento d’identità valido e il Codice fiscale. In alcuni casi può essere richiesto direttamente da enti pubblici o datori di lavoro che necessitino di verificare la situazione occupazionale di un candidato o dipendente.

Differenza con altri documenti

Il Modello C2 storico si distingue dal Certificato di disoccupazione o dal Modello Unilav, in quanto fornisce uno storico

completo delle attività lavorative, mentre gli altri documenti si concentrano solo su un singolo evento, come la registrazione dello stato di disoccupazione o la comunicazione di inizio o cessazione di un rapporto di lavoro.

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