"Prezzi alle stelle in due settimane". Rincari sui voli per le Isole: cosa succede

Non si arrestano gli aumenti sui voli aerei per Sicilia e Sardegna nei giorni immediatamente prima il Natale: ecco i rincari rispetto a poco più di 14 giorni fa denunciati dal Codacons

"Prezzi alle stelle in due settimane". Rincari sui voli per le Isole: cosa succede
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Mentre l'Antitrust indaga sull'anomalo e anormale aumento dei prezzi dei biglietti aerei per i voli natalizi verso le nostre Isole Maggiori mettendo gli algoritmi nel mirino, non si arresta l'andamento verso l'alto del costo dei ticket che nel periodo natalizio hanno toccato vette del +78% in sole due settimane per volare in direzione di Sicilia e Sardegna.

La denuncia del Codacons

È questa la denuncia arrivata nelle ultime ore dal Codacons che ha confrontato la precedente indagine del 2 novembre scorso sulle tariffe per le partenze nei giorni natalizi con i dati raccolti domenica 19 novembre sulle piattaforme delle compagnie aeree low-cost e non: sono passati poco più di 14 giorni e i rincari sono evidenti se si pensa che il Torino-Cagliari oggi costa 150 euro (partenza 24 dicembre) mentre il 2 novembre praticamente la metà, 84 euro.

È soprattutto dall'aeroporto dello scalo torinese di Caselle che l'anomalia è più marcata con aumenti anche del 24% rispetto a due settimane fa per volare anche in Sicilia. "Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio", spiega il Codacons.

Ecco i rincari maggiori

Trasferendoci a Roma Fiumicino, una delle tratte più battute quotidianamente tra i voli nazionali, il Roma-Catania, ha avuto rincari del 54,9% per il solo biglietto di andata nel giorno del 22 dicembre che adesso costa 127 euro: se si fosse acquistato il 2 novembre, il consumatore avrebbe speso 82 euro. Il giorno successivo (23 dicembre), un biglietto sempre per Catania costa 140 contro i 94 euro di un paio di settimane fa (+48,9%). Non fa eccezione nemmeno il Roma-Palermo che ha avuto rincari del 34,4%. Da Milano a Catania, addirittura, un solo biglietto per il 23 dicembre costa 245 euro contro 165 euro se fosse stato acquistato il 2 novembre mentre da Firenze gli aumenti sono del 33,7% passando a 242 euro contro 181 del 2 novembre.

Va ancora peggio per andare da Bologna verso Palermo: la cifra record di 342 euro per volare il 22 dicembre con il +32,5% rispetto a inizio novembre, 314 euro se si parte il 23 dicembre mentre 291 euro se si vola verso Cagliari il 22 dicembre con un rincaro del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Sono aumentato del 60,7% anche i prezzi dei voli da Venezia in direzione Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.

Cosa succede con le indagini del 2022

Nel frattempo, però, il Codacons fa sapere anche che l'Antitrust avrebbe deciso di archiviare l'indagine sul caro-voli in Sicilia aperta a fine 2022 "a causa della mancanza di prove che attesterebbero il cartello messo in atto dalle compagnie aeree". Se questa indiscrezione fosse confermata e "l'indagine sarà archiviata, si tratterebbe di una decisione gravissima dell'Antitrust e di un danno per gli utenti del trasporto aereo - sottolinea l'associazione - Solo grazie ai dossier del Codacons, poi sfociati in un formale esposto, l'Antitrust ha acceso un faro sulle tariffe dei voli per le isole che, come dimostrato dai nostri dati, schizzano alle stelle durante le festività natalizie e in occasione delle partenze estive".

L'incapacità di scovare le prove di un cartello anticoncorrenza "non è una motivazione valida per archiviare una indagine così importante, soprattutto in considerazione del fatto che le prove di cui necessità l'Autorità sono sotto gli occhi di tutti: un aumento contemporaneo dei prezzi dei biglietti aerei per gli aeroporti siciliani applicato dalle compagnie aeree che garantiscono i collegamenti con l'isola", ha concluso il Codacons.

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