Cresce a ritmi sostenuti il numero di richieste inoltrate al fondo del Tesoro, a cui si rivolgono per ottenere una sospensione delle rate del mutuo le persone che attraversano momenti di difficoltà.
Prendendo in esame un periodo di sei mesi (settembre 2022 – marzo 2023) si scopre che il fondo ha ricevuto 228 richieste a settembre, cresciute fino a 402 a febbraio del 2023 per lievitare poi a 526 a marzo (poco meno del doppio rispetto a sei mesi prima).
Segnali evidenti delle difficoltà che stanno attraversando molte famiglie, capaci storicamente di tagliare altri tipi di spesa pure di riuscire a onorare le rate del mutuo: anche i sacrifici – per quanto estremi – cominciano a non essere più sufficienti. Inflazione, momento congiunturale e politiche economiche sono tre bombe la cui deflagrazione è incontenibile.
Cos’è il fondo per la sospensione del mutuo
È un istituto gestito dalla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici), ente partecipato dal ministero dell’Economia e delle finanze che gestisce – tra le altre cose – fondi di garanzia, di solidarietà e di sostegno per conto dello Stato italiano.
Per quanto attiene ai mutui, possono fare ricorso alla Consap gli intestatari di mutui per la prima casa per importi fino a 400mila euro. La richiesta di sospensione delle rate del mutuo deve essere accompagnata dalle prove di una sopravvenuta temporanea difficoltà come, per esempio, una questione legata alla salute, la perdita del lavoro o, per gli autonomi, la perdita di almeno un terzo del fatturato.
Come chiedere l’intervento del fondo
La richiesta va presentata alla banca che ha erogato il mutuo, allegando prova dei motivi che hanno innescato la difficoltà economica temporanea. È compito dell’istituto di credito fare pervenire alla Consap la domanda e questa ha 15 giorni di tempo per esprimere un parere motivato.
La sospensione non è un regalo e ha un costo: il richiedente può ottenere fino a 18 mesi di sospensione dal pagamento della rata del mutuo ma questo non inficia sugli interessi che continuano a maturare, andando così a rendere più elevato l’importo totale da rimborsare alla banca.
Aumenta il ricorso alla surroga
Gli osservatori del settore hanno registrato anche un aumento delle surroghe, ovvero la possibilità di trasferire il mutuo da una banca all’altra rinegoziandone le condizioni oppure di cambiare la formula da mutuo fisso a variabile e viceversa.
La surroga ha un costo di 35 euro e le banche non possono applicare né tasse né penali a chi vi fa ricorso.
In attesa di dati più freschi, alla fine del terzo trimestre del 2022 la surroga è stata usata nel 19,2% dei mutui esistenti, sette punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre dello stesso anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.