Rottamazione quater, domani scade la prima rata: come funziona

I contribuenti potranno pagare in un’unica soluzione o in 18 rate gli importi dovuti

Rottamazione quater, domani scade la prima rata: come funziona
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In arrivo la scadenza della prima rata della Rottamazione quater, la misura di pace fiscale attraverso la quale i cittadini possono “saldare”, in modo agevolato, i debiti con il fisco.

Entro il 31 ottobre, pertanto, i contribuenti coinvolti (oltre tre milioni di italiani) dovranno provvedere al pagamento della prima di massimo 18 rate o, per chi volesse, il versamento in un’unica soluzione delle quote dovute; per i “ritardatari” ci sono i 5 giorni di tolleranza previsti per legge che renderà comunque validi i pagamenti effettuati entro il 6 novembre dato che il 5 novembre cade in un giorno festivo.

Ma di cosa si tratta e come funziona? Entriamo un po’ più nel dettaglio.

Cosa è la rottamazione delle cartelle e come funziona

Si tratta di una misura di pace fiscale che permette la rateizzazione delle cartelle esattoriali dei cittadini senza che vengano applicate sanzioni o interessi sugli importi dovuti che possono riguardare le imposte su redditi e possedimenti immobiliari, sui bolli auto e multe stradali non pagate e sulle tasse comunali.

L’accesso alla rottamazione, però, non è automatica; pertanto i contribuenti interessati hanno dovuto presentare richiesta, all’Agenzia delle entrate, entro lo scorso 30 giugno 2023 e riguarda le cartelle per il periodo che va dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Successivamente alla scadenza, l’Agenzia ha inviato ai contribuenti a cui è stato riconosciuto l’accesso alla rottamazione, una comunicazione contenente:

  • L’ammissione alla rottamazione;
  • il totale delle somme dovute e le scadenze per i pagamenti;
  • l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul conto corrente o i moduli di pagamento precompilati.

Per coloro i quali dovessero aver perso o non ritrovarsi i moduli, è possibile scaricarli accedendo con le credenziali Spid, Cie e Cns mell’area riservata del sito dell’Agenzia.

Come si paga

Per i contribuenti è possibile pagare attraverso varie modalità:

  • tramite bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill;
  • recandosi presso gli uffici postali o i tabaccai convenzionati;
  • tramite internet banking;
  • accedendo alla App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa;
  • direttamente all’Agenzia delle entrate o attraverso il portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o recandosi, previo appuntamento, agli sportelli.

Inoltre è possibile chiedere l’attivazione dell’addebito diretto sul proprio conto corrente. Infine, sempre sul sito dell’Agenzia è disponibile anche il servizio ContiTu che consente di scegliere di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi o delle cartelle dovute.

In caso di rateizzazione delle somme dovute, successivamente al 30 ottobre le restanti rate saranno di pari importo e suddivise nei successivi 4 anni con le seguenti scadenze:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Occorre fare attenzione però, perché nel caso in cui il contribuente non dovesse provvedere ad effettuare il versamento nei termini, perderà il diritto alla rottamazione e i debiti torneranno a essere esigibili nelle modalità classiche.

Per i contribuenti

residenti nelle zone interessate dall’alluvione dello scorso maggio i termini sono stati prorogati di tre mesi come previsto nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023 convertito con modificazioni dalla Legge n. 100/2023.

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