I punti chiave
Le truffe telefoniche sono diventate una delle modalità più insidiose attraverso cui i malviventi tentano di raggirare le persone, sfruttando la loro buona fede e creando situazioni di panico o emergenza. Spesso, questi truffatori si spacciano per figure di autorità, come carabinieri o altri ufficiali, per guadagnare la fiducia delle vittime e convincerle a compiere azioni avventate, come il versamento di denaro o la consegna di beni preziosi. Un esempio di truffa particolarmente diffusa è quella del "finto incidente", dove la vittima viene informata di un presunto incidente stradale che coinvolge un parente, e viene spinta a pagare una somma di denaro per evitare gravi conseguenze legali. Questo tipo di raggiro si è verificato anche di recente nella zona di Udine, dove una donna è stata ingannata in questo modo. Ecco come non cadere nell'inganno.
Come funziona la truffa
Il modus operandi di questa truffa è generalmente simile, ma può variare in base alle circostanze. La vittima riceve una telefonata da un presunto carabiniere o un altro membro delle forze dell'ordine, la quale la informa che un familiare, solitamente un figlio, un fratello o un nipote, è stato coinvolto in un incidente stradale. L'incidente viene descritto come grave o addirittura mortale, a seconda della storia raccontata. L'ufficiale finge di informare la vittima che, per evitare procedimenti legali, arresti o ulteriori complicazioni, è necessario versare immediatamente una somma di denaro, che servirà a "sistemare" la situazione. A volte, il truffatore fa credere che il parente sia responsabile dell'incidente e che il pagamento sia urgente per evitare guai legali. Questa pressione crea un senso di urgenza, che induce la vittima a prendere decisioni impulsive senza riflettere a fondo. In una fase successiva, un complice del truffatore si presenta fisicamente a casa della vittima per ritirare il denaro. Questo complice spesso indossa abiti che somigliano a una divisa ufficiale, come una divisa da carabiniere o un giubbotto, per ingannare ulteriormente la vittima. Il denaro o gli oggetti di valore, come gioielli, vengono prelevati con l'illusione che serviranno per risolvere la situazione del parente. La vittima, senza rendersi conto del raggiro, può consegnare somme elevate o beni di valore. Solo dopo aver ceduto i soldi o gli oggetti preziosi, il truffato si accorge di essere caduto nell'inganno. Questo di solito avviene quando il "carabiniere" scompare e il parente coinvolto non ha subito alcun danno. La vittima, a questo punto, si rende conto del raggiro, ma ormai si trova in una situazione difficile, senza più nulla da fare se non denunciarlo alle forze dell'ordine.
L'accaduto
Un caso recente di questa truffa è accaduto nel comune di Pasian di Prato, nella provincia di Udine. Una donna, contattata telefonicamente da un presunto carabiniere, ha ricevuto la notizia che suo fratello era stato coinvolto in un incidente stradale. Spinta dal panico, la donna ha ceduto 3mila euro in contanti e alcuni gioielli a un uomo che si è presentato a casa sua. Solo dopo aver capito di essere stata ingannata, ha denunciato il caso alle forze dell'ordine che ora stanno cercando di identificare i responsabili.
Come difendersi dalla truffa
Per difendersi da questo tipo di truffa è fondamentale mantenere la calma e agire con cautela. Se si è coinvolti in una situazione sospetta è necessario prendere alcune precauzioni. Innanzitutto non bisogna fidarsi di chiamate telefoniche che informano di incidenti o emergenze riguardanti familiari, soprattutto se provengono da numeri sconosciuti o che non corrispondono ai numeri ufficiali delle forze dell'ordine. In caso di dubbi, è fondamentale richiamare direttamente le autorità utilizzando i numeri ufficiali per verificare la veridicità della notizia.
Un altro passo importante è non cedere mai a richieste di denaro urgenti o di consegna di oggetti di valore a persone sconosciute, anche se sembrano provenire da figure autorevoli come un carabiniere. In situazioni di panico è bene cercare di mantenere la calma e non prendere decisioni affrettate. Chiedere sempre un po' di tempo per riflettere o per consultarsi con altre persone di fiducia può fare la differenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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