Il Cnr: zanzare d'autunno nella norma, colpa del clima

L'esperto: "Le temperature estive hanno permesso ai fastidiosi insetti di prolungare la loro attività. Ma resta limitatissimo il rischio di diffusione di malattie tropicali".

Maniche corte, ventagli e zanzare: finora l'estate sembrava finita solo sul calendario. «Ho una bella foto, scattata ieri: un ciliegio in fiore accanto a un olivo con i frutti in maturazione. Ci sono state temperature sopra la norma di quattro gradi, è naturale che piante e animali si adeguino. Anche le zanzare», spiega Giampiero Maracchi, ricercatore del Cnr e autore di studi su questi insetti. Quindi, se è un'anomalia un principio d'autunno così caldo non lo è la persistente presenza di zanzare. Anche perchè il loro numero, precisa il ricercatore, non eccede la norma.
Inoltre, spiega Maracchi, non dovrebbe preoccupare troppo l'ipotesi di contrarre malattie dalle punture . «La probabilità è la stessa che in estate - chiarisce - Il caldo d'autunno si limita ad allungare il periodo in cui è possibile». Quanto alla febbre del Nilo, tornata nelle cronache in questi giorni, il ricercatore del Cnr osserva che «l'Oms avverte già da alcuni anni sulla diffusione di malattie tropicali nella fascia temperata, dovuta ai mutamenti climatici. Zanzare portatrici della febbre del Nilo erano già comparse in Emilia Romagna nel 2008».


«L'allarme dell'Oms riguarda in particolare la malaria e le febbri intestinali - aggiunge Maracchi - . Tuttavia, affinchè queste malattie si diffondano non bastano le zanzare comuni: servono anche cattive condizioni igieniche e carenze come l'assenza di fogne».

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