La colletta dei blucerchiati nelle «fantasie» dei tifosi

Gli «effetti devastanti»? La telefonata di un ultrà che, un anno dopo il derby, dice di aver saputo da una persona, che un giocatore né rossoblù né blucerchiato, gli avrebbe riferito che la partita era truccata e che doveva finire in pareggio. Basterebbe un inizio così per comprendere che gli «effetti devastanti» sarebbero eventualmente per la credibilità dell’inchiesta, più che per il futuro prossimo delle due società genovesi. Ieri a Cremona c’è stato l’interrogatorio di Massimo Leopizzi, uno dei capi della Gradinata Nord, indagato dalla procura perché ritenuto coinvolto nella presunta combine. E i magistrati gli hanno contestato proprio un’intercettazione telefonica recentissima, fatta dopo l’arresto di Omar Milanetto, nella quale il tifoso avrebbe parlato del fallito tentativo di aggiustare il derby dell’8 maggio dello scorso anno. (...) Dal consueto fiume di informazioni che segue ogni atto secretato in quel di Cremona, ieri è però emerso anche il particolare che maggiormente aveva convinto l’accusa a ipotizzare scenari «devastanti». Ed in effetti devastanti lo sarebbero davvero se anche su questa nuova «svolta» non si profilasse l’ombra di un’altra clamorosa incomprensione, simile a quelle del «vestito da cardinale» o delle «porte di Kaladze» che avevano una spiegazione talmente ovvia e banale da non essere neppure state prese in considerazione. Incomprensioni delle quali, forse casualmente, si è smesso di parlare (come di Dainelli colpevole di aver festeggiato un addio al celibato scambiato per una bisca) dopo che le ipotesi di accusa avevano occupato i titoli dei maggiori quotidiani nazionali.
Questa volta nella telefonata di Leopizzi si fa riferimento a una «colletta» organizzata dai giocatori della Sampdoria per «comprarsi» il derby. Cifre tra l’altro molto alte. Nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Il fatto è che la storia della colletta tra giocatori è effettivamente circolata tra i tifosi rossoblù in questi mesi, ma la genesi è di tutt’altro tipo e anche in questo caso tutta legata a uno sfottò nei confronti dei sampdoriani. In particolare la «battuta» è circolata dopo l’uscita di alcune indiscrezioni dalla procura di Bari che facevano riferimento a un tentativo di giocatori blucerchiati di «aggiustare» con un’offerta di 300mila euro la partita Bari-Samp. Dal momento che nessun organo di informazione, pur accennando ai verbali pugliesi, parlava del possibile coinvolgimento diretto della società blucerchiata, i tifosi avevano creato il tormentone sul fatto che «evidentemente erano stati i giocatori a fare una colletta» per mettere da parte i 300mila euro. Battute fra tifosi, sfottò, che hanno messo in allarme i magistrati.
Tanto che lo stesso Leopizzi, interrogato, spiega quelle parole al telefono come «opinioni» e i dubbi sul derby come «la sensazione che hanno provato quel giorno 20 mila genovesi allo stadio». Nulla più.

Tanto che, conclude l’ultrà, c’era stato anche un incontro con Criscito dopo il derby: «Eravamo andati lì a fare il culo a Criscito, perché dopo il gol non aveva esultato e, alla fine della partita, non aveva festeggiato».

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