Collezione Toric, per un pubblico esigente e ricercato

La Maison torna alle origini, rilanciando il suo concept unico di eleganza

Collezione Toric, per un pubblico esigente e ricercato
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Toric è la collezione con la quale Michel Parmigiani ha manifestato per la prima volta, agli appassionati del segnatempo, il 29 maggio 1996, al Beau-Rivage Palace di Losanna, il suo pensiero orologiero, a marchio Parmigiani Fleurier. Si trattava di un Calendario Perpetuo Retrogrado e, da allora, quell'originaria ispirazione alle colonne doriche e, specificamente, al «toro», una modanatura caratterizzata da un profilo convesso, normalmente collocata sul basamento della colonna stessa e dalla superficie scanalata, è divenuta la cifra stilistica della collezione, la sua forza identitaria.

La sua evoluzione ha mantenuto costanti due elementi: la lunetta zigrinata (tratta, per l'appunto, dall'estetica del toro) e l'eleganza. È lo stesso Ceo, Guido Terreni, a sintetizzare la reinterpretazione 2024 della linea: «Questa linea incarna uno spirito di libertà e raffinatezza, che riflette l'evoluzione del guardaroba dell'uomo moderno. Il nostro obiettivo era quello di liberarci dai vincoli tradizionali, creando un orologio che incarnasse un'eleganza sfumata, discreta e versatile, accuratamente realizzata per configurare l'essenza ricercata dell'individuo esigente di oggi». E Terreni ha ben chiaro, infatti, il pubblico di riferimento della Maison, colto, attento alla cura sartoriale dell'oggetto, capace di cogliere e apprezzare il dettaglio, pronto ad un acquisto intimo, non urlato, discreto.

Il minimalismo che Terreni distribuisce sulle diverse collezioni proposte dalla Casa di Fleurier oltre a Toric, Tonda PF, Tonda PF Sport e Objets d'Art è ricco di sfumature, una semplicità tratteggiata da un savoir-faire di altissimo livello e sintetizzata da un vecchio adagio del Ceo: «Il cliente che noi cerchiamo, sa riconoscerci e non ha bisogno di precisazioni». In tale direzione sono decisamente indicativi gli indici, percorsi da lancette Delta allungate, molto aperti e di piccole dimensioni, per dare respiro al quadrante e non mettere troppo volume nella creatività; i loro sfacci riflettono egregiamente la luce. Gli altri componenti che connotano la moderna eleganza della linea Toric, in un simile contesto, sono: casse in oro o platino, dalla carrure bombata e con anse ben dimensionate ed ergonomiche; movimenti esclusivamente manuali e in oro, così come i quadranti smussati sul bordo esterno, la cui venatura di fondo conferisce alla superficie una texture molto delicata e morbida; vetri zaffiro che seguono il tratto dei quadranti. Tutto questo lo si può riscontrare nei protagonisti Toric di oggi, ossia il Petite Seconde e il Chronographe Rattrapante. Il primo è declinato in oro rosa (quadrante color oro sabbiato) e platino (quadrante verde mandorla), da 40,6 mm di diametro (8,8 mm di spessore), con piccoli secondi «sussurrati» al 6; adotta il calibro manuale di manifattura PF 780, in oro rosa, alto 3,15 mm, con doppio bariletto e capace di una riserva di carica di 60 ore (finitura a Côtes de Fleurier).

Il Chronographe Rattrapante, in oro rosa, serie limitata a 30 pezzi, su cassa da 42,5 mm (altezza di 14,4 mm) con pulsanti ellissoidali, prevede un quadrante color caffè, ad espressività tri-compax, con piccoli secondi al 6; il calibro di manifattura PF 361, in oro rosa, scheletrato, opera a 36.000 alternanze/ora, dispone di due ruote a colonne (la seconda per la funzione sdoppiante, attivata dal pulsante coassiale alla corona) ed assicura un'autonomia di 65 ore.

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