"Al Concerto per Milano una Filarmonica da film"

Il maestro Riccardo Chailly domenica sera dirigerà in piazza Duomo "L'Orchestra della Scala alle prese con Rota & C."

"Al Concerto per Milano una Filarmonica da film"
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Filarmonica della Scala, il conto alla rovescia è iniziato: domenica sera grande concerto in piazza Duomo. Il cosiddetto «concertone» offerto dalla compagine scaligera che torna sotto la Madunina. Insieme al complesso sinfonico saranno protagonisti il «suo» direttore Riccardo Chailly e il violinista-solista Emmanuel Tjeknavorian, appena insediatosi alla guida dell'Orchestra sinfonica di Milano. Il maestro che salirà sul podio il 9 giugno (dalle ore 21,30) tra una prova e l'altra, ha accettato di parlare del grande evento musicale nel cuore della metropoli.

Maestro Riccardo Chailly, «Concerto per Milano» ormai è un adolescente: si può fare un piccolo bilancio?

«Dodici anni di presenza della Filarmonica in piazza Duomo è un fatto molto importante per l'identità di Milano. È un pensiero rivolto alla città e ai cittadini quello di aprire la piazza, a ingresso libero. Sono contento anche della presenza costante di Rai5, che amplifica il valore della proposta facendo partecipare attraverso la tv tutt'Italia, un'offerta che auspico possa continuare».

Una proposta musicale che cambia, a giudicare dai programmi...

«In effetti c'è sempre la volontà di stimolare i musicisti dell'Orchestra a programmi molto ambiziosi, ma che possono veramente differenziarsi dal tipo di scelte che il repertorio della Stagione scaligera richiede. E sicuramente, come quest'anno, aprire a un programma tutto dedicato al cinema, al Novecento e al linguaggio del jazz è una scelta importante».

Già, musica e cinema, con l'esecuzione di grandi compositori: da Milhaud a Rota, da Williams ad Adams. Si nota l'assenza di Morricone...

«Volevamo fare un discorso più internazionale, nel senso che Nino Rota, per diritto assoluto, si inserisce con la bellissima suite sinfonica e i ballabili tratti dal film Il Gattopardo (regia di Luchino Visconti, ndr); avendo una doppia presenza di Rota, l'orizzonte si è allargato con altri autori americani ed europei, quindi Williams e Adams, eppoi Milhaud».

Si può raccontare, in breve, che cosa c'è nelle musiche che proporrete?

«Apriamo con il pezzo Lollapalooza di Adams, una pagina sinfonica di sei minuti che adopera il ritmo della parola stessa; un grande scherzo per orchestra con swing. Poi Le boeuf sur le toit in cui Milhaud riunisce circa trenta melodie popolari brasiliane; e qui interverrà il violinista-solista, di calibro assoluto, Tjeknavorian».

Eppoi...

«Segue la suite sinfonica del Gattopardo di Rota, e poi la melodia profondamente tragica del film Schindler's List scritta da Williams, dopo si torna a sorridere con i ballabili del Gattopardo. Infine le musiche di E.T. per chiudere con lo Scherzo per motocicletta e orchestra, pezzo virtuosistico da Indiana Jones».

Fino a un certo punto della storia chi scriveva colonne sonore veniva visto come qualcuno che faceva musica di serie B, poi tutto è cambiato...

«È stato un giudizio completamente errato. Compositori come Korngold, Weill, Shostakovich o Prokofiev hanno dedicato anni alla musica da film. Evidentemente opinioni dettate da pregiudizi. Ma questa fase per fortuna è stata superata. Basta ascoltare poche battute del Gattopardo di Rota per capire che ci troviamo di fronte a un compositore di altissima categoria. E questo riguarda tutti gli autori che abbiamo scelto per il concerto in piazza Duomo».

Sul palcoscenico ci sarà il violinista Emmanuel Tjeknavorian, «solo» 29 anni: la tradizione del «largo ai giovani» alla Scala a quanto pare continua...

«Credo che anche la prossima stagione della Scala racconti quell'attenzione che abbiamo verso le nuove generazioni. Sono cresciuto in anni nei quali io ero uno dei più giovani, una cosa assolutamente antitetica alle abitudini dell'epoca; oggi è esattamente il contrario, e meno male che sia così».

Quali le novità in vista?

«Per quanto riguarda la produzione discografica stiamo aspettando di poter testare la nuova sala prove che si trova sei piani sotto terra,

nella sede di via Verdi. Quando sarà pronta la sala, la Decca di Londra con noi realizzerà un primo progetto discografico. Poi, a fine agosto, con la Filarmonica della Scala partiremo per una importante tournée europea».

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