È stato consegnato a Lucia Annibali (nella foto), «per il grande impegno profuso in questi anni nel sensibilizzare le nuove generazioni a contrastare qualunque forma di sopruso e prevaricazione nei confronti del genere femminile», il «Premio Asilo Mariuccia 2024». E ieri, in occasione della cerimonia di premiazione, si è tenuto l'evento dal titolo «Panchine Rosse. Voci, Progetti e Azioni contro la violenza di genere» durante il quale Fam ha annunciato l'apertura a Milano di due case rifugio a indirizzo segreto, di un centro antiviolenza accreditato da Regione Lombardia e l'avvio di un progetto a sostegno dell'empowerment femminile, attraverso percorsi di formazione e ricerca lavoro.
Difensora civica della Regione Toscana, avvocata del foro di Urbino, Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, con un passato di parlamentare alle spalle ma soprattutto una donna che, dopo essere stata vittima di un terribile atto di violenza, «è oggi in prima linea per trasmettere, in particolare ai più giovani, la consapevolezza di quanto sia importante promuovere una vera parità di genere all'interno della nostra società». A Lucia Annibali è andato quindi il riconoscimento che da dodici anni viene conferito dalla Fondazione a personalità che si sono particolarmente distinte con un agire concreto nella lotta alla violenza contro le donne. Quest'anno è rappresentato da una panchina rossa in ceramica, realizzata dal designer Aldo Bottoli, per simboleggiare la lotta alla violenza di genere.
«Occorre incrementare i controlli e agire preventivamente formando le forze dell'ordine nel riconoscere i casi di violenza quando questi ancora non sono acclarati» sottolinea Annibali. La violenza contro le donne, afferma anche la presidente di FAM, Emanuela Baio, «è un fenomeno in costante crescita e non va considerata come un problema da gestire solo nel momento in cui accade un episodio grave».
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