Il fatto è curioso: i nostri antenati un tempo costruivano le loro case con materiali che venivano dalla natura e l'abitazione si poteva considerare davvero un organismo vivente. Logicamente di tempo ne è passato ma, attraverso la nuova bioarchitettura di oggi, ecco che andiamo riscoprendo l'influenza della casa sulla nostra salute, sui nostri umori, sul nostro modo di ragionare, e questa nuova architettura è un collegamento con il nostro benessere, col trascorrere del tempo in maniera più ecologica e umana. Per restare sull'argomento di questa pagina ecco allora cosa la bioarchitettura dovrebbe consigliarci per la camera da letto, certamente locale fatto non è solo per dormire, ma anche per rilassarsi e per il benessere psicologico spirituale.
Ebbene, la testata del letto deve essere orientata a nord, mai a sud o ovest in maniera il polo positivo del corpo umano combaci con quello negativo della terra e soprattutto non essere a nudo contatto con la parete. La struttura del letto dovrebbe essere in legno, priva possibilmente di parti metalliche, sollevata da terra e senza chiusure sotto, in maniera che l'aria circoli.
Evitate prese elettriche a meno di 40 centimetri, che vi sia un'antenna televisiva sopra la camera, che tappeti e moquette non siano in fibre naturali, che alle pareti siano applicate vernici sintetiche e soprattutto arieggiate mediante la finestra diverse volte del giorno tutto l'ambiente.
(hanno collaborato:
Michela Orefice e Albino Boffi)
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