"Il Conte di Montecristo", la vendetta colpisce in tv

Produzione internazionale a guida italiana per la serie tratta da Dumas. La regia è del danese Bille August

"Il Conte di Montecristo", la vendetta colpisce in tv
00:00 00:00

«Non è importante quanto ti possono umiliare ma quanto tu cambi dentro nel momento in cui decidi di mettere in atto la vendetta». È questo, secondo il regista Bille August, il punto focale della sontuosa serie dedicata dalla Rai a Il Conte di Montecristo. Una produzione internazionale Rai Fiction con France Televisions e Palomar, con un cast ricercato in tutto il mondo, che rilegge il capolavoro di Alexandre Dumas (presentato a Palazzo Farnese dove sono state girate alcune scene), in onda da lunedì per quattro serate (otto episodi). «In questa serie - spiega la direttrice Maria Pia Ammirati - abbiamo fuso due cuori, quello italiano e quello francese, un progetto complicato per la cui realizzazione ci sono voluti due anni e mezzo e che abbiamo voluto perché le pagine di Dumas ci dicono tanto ancora oggi, non solo sul sentimento di vendetta, ma su tutti gli intrecci umani». Girato in inglese - e non in francese - per essere più facilmente venduto, ne è protagonista l'inglese Sam Claflin, che si cala con rigore interpretativo nei panni di Edmond Dantes («da lui ho capito cosa sia la determinazione», dice), mentre l'abate Faria è Jeremy Irons. Altri ruoli sono affidati ad attori italiani: Michele Riondino è il fido compagno Jacopo e Lino Guanciale è l'eccentrico brigante Vampa, ed entrambi aiutano il Conte nei suoi piani di vendetta dopo 15 anni di prigionia, Gabriella Pession è la moglie di uno degli arcinemici del protagonista e Nicolas Maupas è il figlio di Mercedes, sposa mancata di Dantes. August, regista danese abituato agli adattamenti, da Hugo a Isabel Allende, spiega: «Il fatto che la serie sia articolata in otto episodi mi ha permesso di approfondire al meglio il racconto e i personaggi.

Quella di Dumas è la migliore storia mai raccontata sulla vendetta, perché il protagonista non soltanto vuole uccidere chi gli ha rovinato la vita, ma anche che i colpevoli soffrano quanto ha sofferto lui. Ogni volta che si fa un adattamento è necessario essere infedeli. L'importante è che riesca a funzionare sullo schermo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica