Napoli - Una manifestazione nata spontaneamente tra i lavoratori: è quanto sostengono i capi squadra e i capi reparto dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco alla fiaccolata che si sta svolgendo per dire sì all'accordo tra la Fiat ed i sindacati. Al corteo, secondo le forze dell'ordine presenti sul posto, stanno partecipando oltre 5 mila persone. "Abbiamo sentito tutti questa esigenza - spiega Lorenzo, uno dei capi squadra - e poi il referendum si avvicina". Lorenzo sostiene anche che nessun capo squadra nè capo reparto "ha fatto pressioni sugli operai per il sì al referendum".
"Un futuro per il Sud" "Abbiamo spiegato ai lavoratori i termini dell'accordo - ha sostenuto - ed ora sta a loro decidere, anche se noi speriamo in un sì che dia un futuro non solo al 'Vicò ma all'intero sud". Anche Giocondina, impiegata al reparto Qualità, sostiene che la manifestazione è stata organizzata con un passa parola tra i dipendenti. "L'azienda non ci ha chiesto nulla - ha detto - e noi voteremo sì al referendum perchè crediamo nel progetto Panda e nell'accordo che non calpesta i diritti, non nega lo sciopero, nè di essere malati. La Panda ci darà l'opportunità di lavorare in maniera continuativa perchè è un'utilitaria ed è quindi più richiesta sul mercato dei modelli che abbiamo prodotto finora".
I fischi dei Cobas Attimi di tensione nel corso della fiaccolata quando un gruppo che aderisce ai Cobas ha esposto sul ponte della Circumvesuviana che sovrasta il viale che porta allo stabilimento Fiat, uno striscione con la scritta 'Servi del padronè.
I Cobas, una decina in tutto, ha urlato slogan contro i manifestanti che hanno reagito fischiando e urlando 'Pomigliano, Pomiglianò. Il corteo ha sfilato sotto il Ponte scortato dalle forze dell'ordine che hanno invitato alla calma i lavoratori. Il serpentone di operai sta ora attraversando il paese per raggiungere piazza Primavera.
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