Da più di un anno i pro-Pal scendono in piazza ogni sabato (salvo rarissime eccezioni). E così ieri. Ai cori, ieri hanno aggiunto un applauso. «Un applauso per i ragazzi di Amsterdam, che hanno dato una lezione». Dal megafono del corteo arriva la giustificazione del pogrom contro i tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam. Dal pubblico sono arrivati applausi e qualche fischio. Da sinistra, dopo, solo silenzio. Anzi, pure qualche presenza. Quella dell'assessore del Municipio 1, Lorenzo Pacini, e del Consigliere del Municipio 7, Alessandro Corti, entrambi del PD. «Lo ritengo gravissimo. Senza una chiara e pubblica presa di distanza dai messaggi violenti espressi durante la manifestazione, ritengo Pacini e Corti assolutamente incompatibili con il ruolo istituzionale che ricoprono e mi aspetto che il Partito Democratico e il Sindaco Sala ne chiedano le immediate dimissioni, in assenza delle quali si renderebbe evidente una grave ed estesa corresponsabilità», ha detto Marco Bestetti, consigliere regionale e comunale di Fratelli d'Italia. «Sono seriamente preoccupato per il clima pesante che si sta respirando da mesi in città ed esprimo profondo disgusto verso questi miserabili, che ci offrono una ragione in più per abbracciare con ancora maggiore convinzione il popolo israeliano e la Comunità ebraica milanese». «Il boicottaggio organizzato davanti al McDonald's di largo Cairoli è un atto grave che alimenta un pericoloso clima di odio e antisemitismo» ha commentato l'onorevole Riccardo De Corato. «Slogan come Boicot Israel, Boicot McDonald' e incitamenti all'Intifada sono inaccettabili e evocano scenari di violenza già visti ad Amsterdam. Ancora una volta - prosegue De Corato - assistiamo al silenzio della sinistra, sempre pronta a denunciare il razzismo, ma meno decisa nel prendere le distanze da chi incita all'odio razziale. Mi auguro una condanna chiara e ferma per garantire rispetto e sicurezza». Perché, conclude, «è fondamentale che le istituzioni promuovano la pace e la convivenza pacifica, per evitare l'escalation di violenze e divisioni».
«Sarà soddisfatto chi ha incitato, in modo totalmente irresponsabile, alla rivolta sociale o chi invece, in faccia alla democrazia di questo Paese e al nome del suo partito, vorrebbe decidere chi può manifestare a Bologna e chi invece no. Quando poi a sinistra si ricorderanno le regole basi del vivere civile di questo Paese, sarà una gran bella giornata», ha dichiarato il deputato della Lega Igor Iezzi.
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