Così le compagnie affrontano le nuove emergenze

Si punta a rendere più semplici e chiare le coperture contro il furto. Le garanzie di assistenza introdotte

Diego Luigi Marin

Dai dati del ministero dell’Interno relativi al quadriennio compreso tra luglio 2001 e giugno 2005 emerge una media dei furti nelle abitazioni che sfiora i 150mila ogni anno: numeri peraltro in progressivo calo, ma pur sempre allarmanti. Case violate e a soqquadro, con il danno economico che s’aggiunge all’oltraggio alla sfera affettiva. Le odierne coperture assicurative possono evitare il primo e ora provano anche a lenire le ferite del secondo. Dice Aldo Marzano, responsabile assicurazioni Property dell’Ania: «Sulla scorta delle nostre iniziative oggi le compagnie stanno puntando da un lato a semplificare e rendere più chiare le polizze contro il furto, con l’adozione di un modello che rinnova la vecchia impostazione e abbandona i tecnicismi tipici dei contratti tradizionali; e, dall’altro, stanno integrando nuove garanzie di assistenza. Come l’intervento immediato di un fabbro e, pure, il supporto psicologico ai derubati». Un’effettiva nouvelle vague nell’offerta delle imprese assicuratrici che guardano a un mercato finora meno ricettivo di quanto non sia in Paesi come la Francia e la Gran Bretagna. «Il rapporto tra i premi delle polizze danni non connesse all’auto e il Pil si attesta rispettivamente, Oltralpe e Oltremanica, al 2,6% e al 5,3%, contro l’1,2 per cento dell’Italia». Le forme di garanzia contro i furti in casa sono sostanzialmente tre: l’assicurazione a primo rischio assoluto, il contratto cosiddetto a valore intero e la meno praticata copertura a primo rischio relativo. La formula di gran lunga più diffusa è la prima, che risulta anche la più semplice: qualunque sia il valore complessivo dei beni, ci si assicura per un ammontare predeterminato. Se questo è 50, indipendentemente dal danno causato dal furto, l'assicurazione risarcirà comunque fino a 50, senza valutare altro (per i contanti e i preziosi sono previsti in genere specifici sottolimiti). L’assicurazione a valore intero è concepita, invece, per coprire la totalità dei beni, dai mobili al vestiario, dai quadri ai prodotti hi-tech. È questa la cifra sulla quale si calcola il costo della polizza: se è 100 e il furto sottrae 50, l’indennizzo sarà pertanto di 50, pari alla perdita subita. È importante, in ogni caso, non sbagliare la valutazione complessiva dei beni all’atto della sottoscrizione, ovvero non sottostimare il valore indicato in polizza per risparmiare sulla tariffa; se, infatti, il valore intero riportato è inferiore a quello effettivo, vale la regola proporzionale sancita dall’articolo 1907 del Codice civile: il risarcimento ammonterà a una porzione del danno, in esatto rapporto con il premio pagato all'assicuratore.
Una precauzione sempre valida consiste poi nel conservare le ricevute d’acquisto dei beni di pregio o almeno le loro fotografie. Inoltre, è meglio prevedere una garanzia anche per gli eventuali atti di vandalismo dei ladri. E, ancora, accertarsi della presenza della clausola di reintegro automatico del valore della copertura, visto che il capitale assicurato viene ridotto in misura pari all'indennizzo liquidato in caso di furto. Per prevenire il quale, comunque, i consigli non sono mai troppi. Così, Confedilizia ha redatto una mini-guida (www.confedilizia.it/festevademecum.

html) per ricordare alcuni utili accorgimenti quando ci si allontana da casa: dagli interventi di tipo strutturale alla collocazione in ambienti chiusi dei nuovi contatori Enel (dopo 20 minuti segnalano l’assenza di consumo); dal predisporre luci che si accendano periodicamente, all’evitare registrazioni in segreteria telefonica che pubblicizzino l’eventuale assenza prolungata.

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