I Metallica, fondati a Los Angeles nel 1981, sono fra le ultime leggende del rock ancora in attività. Hanno fan in tutto il mondo e il loro ultimo singolo Lux Eterna, che in due settimane ha superato gli undici milioni di visualizzazioni su Youtube, ha già dato al pubblico la possibilità di pregustare il loro nuovo album, 72 Seasons in uscita nella primavera 2023.
Al Microsoft Theater di Los Angeles la band ha organizzato il concerto «Helping Hands», anticipazione del loro tour mondiale che partirà da Amsterdam il prossimo 27 aprile.
Una data unica quella californiana, organizzata per raccogliere fondi per la loro All Within My Hands Foundation, nata per volere della band nel 2017 con lo scopo di sostenere l'istruzione della forza lavoro nelle aree meno fortunate, lottare contro la fame nel mondo e creare altri servizi critici in località svantaggiate.
L'evento giunto alla sua terza edizione è stato accompagnato da un'asta online di memorabilia e oggetti autografati dalla band. I proventi di tutta l'operazione vanno interamente in beneficenza. A presentare la serata, un peso massimo dell'intrattenimento come Jimmy Kimmel. Il video del concerto, che è stato trasmesso live su Paramount ed è disponibile per lo streaming, è anche su Pluto TV e sulla pagina Youtube di MTV.
Hanno iniziato con la versione acustica di The unforgiven poi a far tremare le pareti dell'enorme struttura sono arrivati i grandi classici: Enter Sandman, Seek and Destroy, Nothing Else Matters e tutte le altre.
Fra le canzoni sono sfilati alcuni degli uomini simbolo della cultura alternativa californiana e mondiale, che hanno scelto di sostenere a titolo gratuito la causa portata avanti da James Hetfield e soci che sono Kirk Hammett, Lars Ulrich e Robert Truijllo.
Tony Hawk, leggenda dello skateboard e idolo di un'intera cultura underground, è stato fra i primi a presentarsi davanti ai nostri microfoni: «Sono un fan dei Metallica da sempre - ha raccontato l'unico uomo ad avere mai usato una tavola da skate alla Casa Bianca Abbiamo anche avuto il piacere di lavorare insieme, quando hanno firmato la colonna sonora di uno dei videogiochi ispirati a me. Ma soprattutto, abbiamo la stessa visione del mondo, condividiamo una volontà comune di restituire una parte della fortuna che la vita ci ha regalato. Io, con la mia fondazione The Skatepark Project, costruisco dei luoghi in cui i ragazzi possono ritrovarsi e fare skate, stando lontani dalla strada. Loro, fra le altre cose, finanziano progetti di formazione professionale in aree svantaggiate. Credo che sia importante coinvolgere anche i ragazzi in questo tipo di cause, attraverso passioni come musica e skate, perché vedere in prima persona gli effetti che una buona azione può avere sulla vita degli altri, oltre a essere la cosa giusta è anche una delle gratificazioni più grandi possibili».
Quando gli abbiamo chiesto se il rock and roll sia una musica adatta solo ai duri, Tom Morello, chitarrista dei Rage Against The Machine e attivista impegnato in diverse cause benefiche, ha risposto con un sorriso. «Credo che il rock possa ottenere molti risultati ha spiegato il musicista . Da una parte, può riempirti l'anima con un'eccitazione e sensazioni quasi tribali, dall'altra può essere usato per raccogliere tantissimi soldi, che possono cambiare la vita di molti, nel mondo reale. C'è chi usa questo potere per arricchire sé stesso. Altri, dopo avere guadagnato abbastanza grazie al loro talento, decidono di devolvere una parte di quella ricchezza per migliorare il nostro pianeta. Solo nell'aprile 2022, la band ha donato 500.000 euro a World Central Kitchen, per fornire cibo ai rifugiati in fuga dall'Ucraina. I Metallica sono sempre stati una band che tiene ai propri fan, è questo secondo me che li ha resi leggendari a livello globale».
Matt Sorum, batterista dei Guns N' Roses dal 1990 al 1997, è stato un altro degli ospiti d'onore della serata. L'ex membro dei Velvet Revolver ci ha spiegato in che modo secondo lui i Metallica coinvolgono i loro fan in questo tipo di raccolte fondi. «Non si può dire ai ragazzi cosa devono fare.
Sono rockers, sono ribelli, se gli imponi qualcosa si voltano dall'altra parte. Io ero così negli anni novanta. Ora, che sono diventato più saggio, capisco che quello che fa questo gruppo è dire: noi siamo così, suoniamo e operiamo in questo modo, se ti sta bene sei il benvenuto».
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