Così lo smartphone assomiglia ancor di più alla fotocamera pro

Quattro sensori e diverse lunghezze focali: le novità (grazie a Leica) di Xiaomi 13 Ultra

Così lo smartphone assomiglia ancor di più alla fotocamera pro

Spostare il limite più in là è sicuramente il problema maggiore oggi per chi produce smartphone. Ed in effetti i brand, arrivati a una barriera di dimensioni e sottigliezza difficile da superare, continuano a lavorare sul potenziamento delle specifiche. Con un occhio ormai sempre più pronunciato verso la fotografia professionale. L'ultimo caso è lo Xiaomi 13 Ultra, dispositivo presentato a Pechino e per ora nei negozi solo in Cina. In attesa che arrivi in Italia, tra non molto, comunque sono state svelate tutte le caratteristiche di un prodotto che si pone nella fascia alta del mercato. Basta vedere il comparto fotografico, prodotto in collaborazione con Leica (che trasmette il suo design al retro) e che arriva dal concept ottico della serie Leica M.

Il suo obiettivo adotta un design polinomiale che consente di raggiungere un grado di precisione nanometrica. E il rivestimento multistrato riduce notevolmente i riflessi e le immagini fantasma, garantendo prestazioni stabili in ambienti estremamente freddi e caldi. Insomma, per chi ama gli scatti di altissimo livello c'è a disposizione un sistema quadruplo con lenti ottiche che coprono diverse lunghezze focali: 12 mm per l'ultra-grandangolo, 23 mm per il grandangolo, 75 mm per il teleobiettivo e il nuovo 120 mm per il super-teleobiettivo. Sono presenti inoltre lunghezze extra di 46 mm e 240 mm grazie all'In-Sensor-Zoom e un'apertura variabile.

Tre delle fotocamere di Xiaomi 13 Ultra hanno un'apertura maggiore di /2.0, che consente di ottenere più luce e una profondità di campo morbida e ridotta, oltre a tempi di scatto più brevi. E il sensore Sony IMX989 ultra grande da 1 pollice, oltre a una nuova apertura fisica a due stop che passa da /1.9 a /4.0, offre una maggiore libertà di personalizzare le esposizioni. Varie dunque le possibilità di riprendere immagini, compresi il metodo di scatto a distanza iperfocale degli street photographers e la modalità Fast Shot per scattare istantanee senza messa a fuoco. Tutto dunque come fotografia comanda, col supporto del formato RAW da 50 mpx e UltraRAW multi-frame a 14 bit. Per il resto lo smartphone è dotato di un WQHD+ da 6,73 con una luminosità di picco fino a 2600 nit e dell'esperienza Dolby Vision. Il peso è di 227 grammi, con una struttura unibody in metallo avvolta da una pelle di silicone nanotecnologico antibatterico di seconda generazione che resiste alle impronte digitali e alle sbavature. In pratica grande design e altrattanta velocità, grazie al processore Snapdragon 8 Gen 2 con tecnologia di processo a 4nm che supporta una RAM fino a 16 Gb e una memoria fino a 1 TB.

Infine (ma c'è comunque molto altro) la batteria: è da 5000 mAh, con una funzione che monitora lo stato di salute e con la modalità di ibernazione che si attiva automaticamente quando la batteria è scarica per 60 minuti di standby aggiuntivo. A questo punto manca dunque il prezzo, che sarà rivelato quando Xiaomi U13 Ultra arriverà qui da noi. Sappiate però che in Cina parte da circa 800 euro (12+256 Gb) per arrivare quasi a 1000.

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