In una cravatta tagliata e cucita a mano tutte le sfumature del mare partenopeo

Tutta Napoli in una cravatta: questo lo slogan che la famiglia Ulturale utilizza per esprimere la propria cultura partenopea in una produzione che ha conquistato gli uomini più esigenti. La famiglia Ulturale operava nel mondo dell'abbigliamento maschile già da diversi anni quando Vincenzo - figlio del capostipite Mario - lanciò, negli anni Ottanta, la propria linea di cravatte. Tagliate, cucite e finite a mano, utilizzano stoffe provenienti dalle più prestigiose case italiane ed inglesi. Nel 2014 l'ingresso di nuovi partner milanesi e l'invenzione di speciali modelli, consentono a Ulturale di conquistare i mercati internazionali. Per la prossima primavera-estate, nel nome di un'eleganza aristocratica e al tempo stesso ironica, ecco gli jacquard geometrici e le stampe in tutte le sfumature del mare, non un mare qualsiasi ma quello del mitologico golfo, e i blu profondi del mare ovvero del blu e dell'azzurro, le stampe con i motivi scaramantici e gli effetti optical, tritoni e polpi ma anche Vesuvi in versione pop art, i disegni delle tappezzerie degli antichi alberghi di lusso della Costiera Amalfitana, capitelli e anfore, memorie delle rovine di Pompei ed Ercolano. E poi due colori speciali e ricchi come l'amaranto e il giallo delle pitture del Novecento, da Matisse a Hockney. Insomma uno squisito quanto intenso profumo di Napoli che s'irradia nel mondo.

Vari i modelli: a due pieghe come la Tol con un bottone d'argento sul retro, la English a sette pieghe, quelle sfoderate impreziosite da un cornetto in puro corallo Rebrum al loro interno, dalle classiche tre pieghe fino al dodici pieghe: tutte realizzate con la maestria dell'antica scuola sartoriale napoletana la cui raffinatezza è apprezzata a ogni angolo del pianeta.

LSer

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