Via Craxi, Moratti frena ma il Pdl la incalza: «Nessun passo indietro»

Il sindaco prende tempo. Domani mattina a Palazzo Marino incontrerà Stefania Craxi, la figlia del leader socialista a cui Letizia Moratti aveva dichiarato il giorno prima di capodanno di voler intitolare una via o un parco della città. Parole a cui seguirono: un acceso dibattito, lo scontro interno anche alla maggioranza, levata di scudi della Lega, manifestazione di piazza capeggiata da Antonio Di Pietro e Beppe Grillo. E infine, cinque mesi di silenzio tombale sulla proposta. Anche domani che la Craxi è in città per inaugurare alle 18 al Museo dei Martinitt e Stelline la mostra «Craxi, punti di vista» - con le litografie realizzate dall’ex presidente del Consiglio in parte in Italia e parte durante l’esilio ad Hammamet -, e salirà qualche ora prima nell’ufficio del sindaco (anche) per chiedere conto di quella decisione caduta nel vuoto, sembra che la linea sia di prendere tempo. L’argomento «non è all’ordine del giorno» riferiscono ai piani alti di Palazzo Marino, soprattutto «non ci sono le condizioni politiche». Difficile accendere di nuovo un cerino che rischia di bloccare per l’ennesima volta il dibattito in aula sul Pgt. E la priorità in questo momento sono piuttosto ii tagli al bilancio. Ma prima c’erano le elezioni regionali, presto si entrerà in clima da comunali 2011.

Ora o mai più, è la richiesta del capogruppo del Pdl Giulio Gallera: «Non ci sono le condizioni politiche? Certo che sì, il Pdl che è il primo partito in Italia e in città si era già espresso con grande chiarezza e in maniera compatta a favore, dal governo al consiglio comunale». Il dibattito «c’è già stato e non avrebbe senso ora rimangiarsi la parola». Resta fermo il no della Lega: «Non vedo spazi a Milano per una via a Craxi» assicura Salvini.

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