Roma - Il premier torna a parlare della crisi economica e lo fa con toni ottimistici. "E' iniziata la
risalita" che "non sarà veloce, non ha grandi numeri, ma è certamente una risalita". Così il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa al ministero
dell’Economia per l’avvio della Banca del Sud.
Il premier ha rinvendicato come l’Italia sia in condizioni "migliori degli altri paesi europei" grazie
al fatto che "i conti pubblici sono sotto controllo per merito del rigore del ministro Tremonti" e per il
fatto che "non abbiamo dimenticato la pace sociale destinando risorse agli ammortizzatori sociali
e sostenendo quei settori, come l’auto e i mobili, che rischiavano un crollo del fatturato".
E per Berlusconi "proprio il fatto che i rappresentanti del settore dell’auto hanno deciso di
rinunciare al sostegno pubblico, ci dice che le cose stanno migliorando: è passata la paura alla
base della contrazione dei consumi". La paura era la principale preoccupazione del Governo: "Abbiamo cercato di diffondere fiducia e ottimismo non perché avevamo gli occhi chiusi di fronte
alla crisi, ma perché il fattore principale era psicologico. Ora ci sono segnali di ottimismo,
dobbiamo cavalcarli".
No incentivi, no crisi "Il fatto che oggi i protagonisti del settore dell’auto abbiano deciso di non insistere per gli aiuti, ci
dice che le cose stanno migliorando" ha affermato il presidente del Consiglio.
"Banca del sud non sarà un carrozzone" "La Banca del sud finalmente oggi parte. Non sarà un carrozzone pubblico". Ha assicurato il premier.
Il Cavaliere è soddisfatto dell’iniziativa: "Si tratta di un progetto che risale al 2006. Era un film che
dovevamo girare e oggi finalmente può partire. Il Sud ha bisogno di investimenti e del mondo del
credito. Il Mezzogiorno ha bisogno che gli sia vicino non soltanto lo stato ma anche il mondo del
credito. Le imprese insieme allo Stato lo stato sono la nostra speranza per lo sviluppo più forte del
meridione".
Accesso al credito e legalità Accesso al credito e legalità: sono questi "i due
pilastri" che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, individua come fondamentali per il
rilancio del Mezzogiorno. Il premier rinvendica come ora "il Sud comincia a sentire lo Stato
vicino, attraverso l’azione di governo: la lotta alla mafia, quello che abbiamo fatto in Campania e in
Abruzzo. Ma ora il Sud ha bisogno di sentire vicino anche il mondo del credito, soprattutto le
piccole e medie imprese che sono la nostra speranza".
Per Berlusconi dunque "credito e legalità sono i due pilastri su cui contiamo per un migliore
sviluppo del Sud, oltre ad una più efficiente amministrazione locale e a più infrastrutture grazie agli
stanziamenti disposti che porteranno all’apertura di altri cantieri". In questo quadro "la Banca del
Sud - assicura Berlusconi - sarà un forte mezzo di supporto all’imprenditorialità soprattutto
giovanile".
Infrastrutture Anche il governo utilizzerà la Banca del Mezzogiorno per realizzare infrastrutture. Tra le
missioni del nuovo istituto c’è infatti quella di emettere titoli per finanziare progetti infrastrutturali. "Anche il governo ha intenzione di ricorrere a questo servizio - dice Berlusconi - per dare risposte al
bisogno di infrastrutture del Paese".
Tremonti: "E' una cosa seria" La Banca del Mezzogiorno "è una cosa
seria. Troppi bidoni sono stati dati al Sud. Questa cosa la vogliamo fare seriamente e con impegno".
Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Non si tratta dunque di "una cosa metafisica. Deve stare sul territorio dove ci sono le piccole e
medie imprese e fare loro credito".
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