Cecchettin, Tramontano, Pifferi, Abbas: i processi che potrebbero cambiare tutto

Nell’ultimo anno si sono conclusi quattro processi che, a vario titolo, hanno coinvolto moltissimo l’opinione pubblica. Ognuno di essi potrebbe rappresentare un precedente

Cecchettin, Tramontano, Pifferi, Abbas: i processi che potrebbero cambiare tutto
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Che cos’è un precedente in giurisprudenza? È una sentenza o un pronunciamento di un giudice, a cui ci si può riferire in futuro se si dovessero presentare casi analoghi. E nell’ultimo anno ci sono state quattro sentenze (o in generale casi e ipotesi investigative) che, ognuna a proprio modo, è probabile che possano stabilire dei precedenti nella giustizia italiana. Ma non è detta l’ultima parola: bisognerà attendere e capire cosa accadrà in tutti e tre i gradi di giudizio.

Giulia Cecchettin

È stato comminato l’ergastolo a Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Se per parte dell’opinione pubblica questo ha rappresentato un processo al femminicidio in sé, in realtà è molto importante per un’altra ragione: è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione. Nei mesi che sono andati dall’omicidio (a novembre 2023) alla sentenza, ci si è molto interrogati se quella di Turetta sia stata premeditazione o preordinazione e il giudice Stefano Manduzio si è espresso sulla prima.

Giulia Tramontano

Quello ad Alessandro Impagnatiello, riconosciuto dalla corte d’assise di Milano come l’assassino di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di gravidanza, avrebbe potuto essere un processo molto particolare. Condannato all’ergastolo, Impagnatiello avrebbe inferto ferite mortali alla compagna che aveva appena scoperto il tradimento di lui, causando conseguentemente anche la morte del feto. Nei salotti televisivi, prima dei risultati autoptici, si è a lungo discusso se questo sarebbe stato un processo per duplice omicidio, ma solo nel caso che Tramontano fosse entrata in travaglio durante l’aggressione, avvenuta a maggio 2023. Così non è stato, tuttavia questo caso ha impressionato l’opinione pubblica, proprio per via della condizione particolare di Tramontano al momento della morte.

Diana Pifferi

Ergastolo anche per Alessia Pifferi che, per 6 giorni nel luglio 2022, aveva lasciato da sola la figlia Diana Pifferi, la quale era morta di stenti. In Italia si erano verificati altri infanticidi, spesso condannati con pene più lievi. Le circostanze del caso sono talmente particolari da rappresentare un potenziale precedente, non solo per la massima pena inflitta, ma anche per le modalità della morte della piccola, che aveva solo un anno e mezzo. E inoltre ancora oggi c’è un dibattito aperto sulla possibilità ad Alessia Pifferi sia riconosciuta in futuro la capacità di intendere e di volere.

Saman Abbas

Saman Abbas è stata uccisa nella primavera 2021, il suo corpo trovato solo un anno e mezzo più tardi. La sentenza è giunta nella seconda metà di dicembre 2023: ergastolo per i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (per quest’ultima condannata in contumacia e successivamente estradata, parteciperà al processo d'appello), 14 anni per lo zio Danish Hasnain, assoluzione per i cugini Ikram Ijaz e Nomanoulhaq Nomanoulhaq.

Si è trattato di una condanna rara per questo genere di reati: in altri casi in cui i migranti abbiano compiuto un presunto delitto d’onore in Italia - Saman Abbas si era opposta al matrimonio forzato - non sempre si era giunti a una conclusione tanto completa delle indagini.

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