Adesso Galli trema: chiesto il processo per l'infettivologo

I pm di Milano hanno contestato a Massimo Galli le ipotesi di reato per turbativa d'asta e falso per il caso di una cattedra all'Università Statale di Milano

Adesso Galli trema: chiesto il processo per l'infettivologo

Nuovi risvolti nell'indagine sui concorsi truccati all'università degli Studi di Milano: la procura del capoluogo lombardo ha chiesto il processo per l'infettivologo Massimo Galli, salito alla ribalta della cronaca negli ultimi due anni come esperto in materia di Covid. Il professore, ora in pensione, è indagato in quella che viene definita la "concorsopoli" milanese in ambito universitario.

Va specificato che nell'istanza firmata dai pm Carlo Scalas e Eugenia Bianca Maria Baj Macario, con il visto dell'aggiunto Maurizio Romanelli, all'ex primario dell'ospedale Sacco viene contestato di aver condizionato solo un concorso. Nello specifico, la contestazione riguarda la selezione per il posto da professore associato alla Statale per favorire Agostino Riva, poi risultato vincitore. Le ipotesi di reato contestate a Massimo Galli sono turbativa d'asta e falso. La procura ha chiuso le indagini preliminari lo scorso 30 settembre, coinvolgendo circa 30 persone, tra le quali, appunto, anche Massimo Galli. I pubblici ministeri incaricati di seguire questo filone hanno lavorato per fascicoli indipendenti in relazione ai singoli casi. Proprio per questo motivo, Massimo Galli risulta imputato solo per un caso, considerando che per gli altri per i quali è stato coinvolto è stata chiesta l'archiviazione. Ora, tutto il fascicolo è passato nelle mani del gup, quindi del tribunale di Milano, che dovrà decidere come procedere in relazione al lavoro fatto dai pm.

Agostino Riva, risultato vincitore del concorso per la cattedra da professore associato, era uno stretto collaboratore di Massimo Galli. Al di là dei meriti, è risultato come candidato vincente nel 2020 (in piena pandemia) di un "concorso" per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell'apparato digerente.

Secondo gli atti, il ruolo di Massimo Galli in questa assegnazione di cattedra sarebbe stato rilevante componente della "commissione giudicatrice" sul verbale di "valutazione dei candidati": in questa veste avrebbe attestato che il "prospetto" con i "punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale" nel corso di una riunione da remoto del febbraio 2020 mentre, risulta dagli accertamenti, sarebbe stato "concordato" solo dopo. L'accusa sostiene che sarebbe stato lo stesso Riva a indicare i "punteggi".

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