Capace, fidata, accanita: è Debora Turiello, nata a Milano, classe 1983, una delle (poche) donne della Curva. La Nord nel suo caso, di cui è esponente «apicale». Incensurata, nella retata di tre giorni fa contro gli ultrà violenti delle due squadre milanesi è finita ai domiciliari (i pm avevano chiesto il carcere) per l'accusa associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa. Anche il marito, Andrea Pedretti detto «Pepe», fa parte del direttivo (non è indagato).
Nelle dichiarazioni a verbale di Claudio Sala, responsabile sicurezza dell'Inter, si legge: «Ho appreso direttamente da Silva (Massimiliano, un altro dirigente, ndr) che, per quanto riguarda la parte amministrativa, cambio nominativo e pagamento, lo Slo (Supporter Liaison Officer, ndr) si relaziona direttamente con Debora». Annota il gip: Debora Turiello «è colei che non solo partecipa alle aggressioni violente nei confronti di tifoserie avversarie, ma la stessa fornisce copertura ad Andrea Beretta (pregiudicato per criminalità da stadio) nella associazione We are Milano (di cui è presidente, ndr), struttura di copertura del tifo violento». La donna, per gli inquirenti, in concorso con altri indagati, ha contribuito all'associazione «partecipando direttamente a scontri con tifoserie avversarie, italiane ed estere, forze dell'ordine, gestendo l'attività di bagarinaggio, favorendo gli ingressi illegali all'interno dello stadio in occasione delle partite di Fc Internazionale, coordinando le iniziative violente dei componenti della curva Nord, seguendo le direttive di Ferdico, Beretta e Bellocco». Ha «spiccate doti organizzative e lo scrupoloso puntiglio nell'adempiere i compiti a lei affidati». Così è diventata la contabile e la tesoriera della Curva. Ha il proprio «ufficio» nel Baretto, dove distribuisce le tessere destinate agli ultrà. E ha un ruolo fondamentale nella battaglia per ottenere abbonamenti, avendo, scrive il gip, «un ottimo rapporto di fiducia con Silva Massimiliano costruito nel tempo». È infine molto operativa. Il 19 aprile 2023 è lei a pedinare per tutta la città i tifosi del Benfica, quelli che i nerazzurri vorrebbero «assaltare».
Sul fronte milanista c'è Marianna Tedesco, 42 anni. È indagata per un'estorsione, ma è a piede libero. Il gip Domenico Santoro non ha deciso per lei alcuna misura cautelare (i pm avevano chiesto il carcere). È sposata con l'ultrà interista Matteo «Chuck» Norrito, arrestato. Quest'ultimo, in virtù del matrimonio con Marianna, fa da collegamento con la Curva Sud. Perché la 42enne è in ottimi rapporti con il leader Luca Lucci: i due sono soci in affari. E i coniugi sono vicini anche a Loris Grancini, capo storico dei Vikings della Juve, che ha tenuto a battesimo uno dei loro figli.
Per i pm, Tedesco era da Lucci «incaricata nel sostenere i contatti con i responsabili» della cooperativa che gestiva il catering a San Siro, «fornendo, e/o comunque emettendo fatture per prestazioni inesistenti, per conto della società Mia Milano srl». L'estorsione sarebbe appunto stata messa in atto per costringere i rappresentanti della cooperativa a pagare una falsa fattura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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