La terza sezione della corte d'appello di Milano ha condannato Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, a 3 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere, nel processo che si è svolto in abbreviato sull'aggressione in via Settala, nel marzo 2022 a Milano. Tutti sono stati condannati per lesioni aggravati e rapina aggravata. Gli altri cinque imputati che avevano scelto l'abbreviato sono stati condannati a pene fino a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Altri due imputati che avevano scelto l’ordinario, sono stati condannati in appello rispettivamente a 6 anni e 4 mesi di carcere per Dago Fabo Carter Gapea (in primo grado aveva avuto 7 anni) e Marco Locatelli, per il quale è stata confermata la sentenza (aveva avuto 2 anni e 9 mesi in primo grado). Al centro del processo, l’aggressione di via Settala del primo marzo 2022, avvenuta ai danni di un 22enne italiano e di un 27enne tunisino, entrambi amici del trapper Baby Touchè, all’epoca rivale del gruppo di Simba. Alcuni membri della crew di Simba, con il volto travisato e dopo che una ragazza (anche lei imputata e condannata a 3 anni e 5 mesi di carcere) aveva fatto da “esca”, avevano dato il via al pestaggio subito dopo avere avvicinato le vittime per la strada, accoltellando alle gambe uno dei due e sottraendogli il cellulare prima di scappare via. La sottrazione del cellulare ha fatto scattare il reato di rapina facendo quindi aumentare la pena finale. La rapina è un reato ostativo, quindi in caso di condanna definitiva, tutti dovrebbero entrare in carcere.
La proposta di concordato con la procura generale "prevedeva l'assoluzione dal reato di rapina e una riduzione della pena” per l’accusa di lesioni “a 10 mesi.
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