Strage di Rigopiano sentenza rinviata al 3 dicembre: cosa ha deciso la Cassazione

La sentenza della Cassazione, attesa per la giornata di oggi, salta al prossimo 3 dicembre. Chiesto un nuovo processo per il prefetto Provolo

Strage di Rigopiano sentenza rinviata al 3 dicembre: cosa ha deciso la Cassazione
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Si torna a parlare della tragedia di Rigopiano. Nel corso della giornata di oggi (giovedì 28 novembre) era infatti attesa la sentenza della Cassazione sul caso giudiziario. Sentenza che, stando alle ultime notizie riportate, è stata spostata al prossimo 3 dicembre. L'attesa per i parenti delle vittime, dunque, si allunga ancora.

Lo slittamento della sentenza

La decisione di rinviare arriva dopo due giorni di udienza. Giorgio Fidelbo, presidente della sesta sezione penale, ha dato comunicazione oggi del differimento della camera di consiglio. Sono state giornate molto intense. A conclusione della requisitoria di ieri, il pg Giuseppe Riccardi ha presentato richiesta di annullare le assoluzioni di sei persone coinvolte nel processo, tutti ex dirigenti della Regione Abruzzo. Non solo. Il procuratore generale ha chiesto nei confronti dell'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo un nuovo processo. Un processo d'appello bis finalizzato a verificare la veridicità della accuse di concorso in omicidio colposo, lesioni colpose e depistaggio. Reati per cui era stato assolto.

Ad oggi, Provolo è stato condannato a un anno e 8 mesi per rifiuto di atti d'ufficio e falso.

Non solo. Nel corso del dibattimento è stata chiesta conferma delle condanne per Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, all'epoca dirigenti della Provincia, Bruno Di Tommaso, ex gestore dell'hotel, ed Enrico Colangeli, uno dei tecnici del Comune.

Il procuratore generale ha chiesto l'apertura di un nuovo processo anche nei confronti di Ilario Lacchetta, ai tempi primo cittadino di Farindola. "L'ordinanza di sgombero dell'Hotel Rigopiano avrebbe evitato la tragedia", ha infatti insistito il pg.

Questa triste e complessa vicenda giudiziaria, dunque, è ben lungi dal concludersi.

Una tragedia non ancora finita

Questa mattina i familiari delle vittime si trovavano in piazza Cavour, davanti alla Cassazione. Il gruppo ha esposto lo striscione "Mai più", con le foto delle persone scomparse nella tragedia.

Il timore di chi è rimasto è che i reati possano andare in prescrizione. Qualcosa di intollerabile.

Tutti ricordano cosa accadde quel giorno. Il 18 gennaio 2017, alle ore 16.41, dopo numerose avvisaglie, una valanga del peso di 120 mila tonnellate si staccò dal Monte Siella riversandosi sull'hotel Rigopiano fino a sommergerlo. Le vittime furono 29. Vittime che avrebbero potuto salvarsi. Delle 40 persone rinchiuse all'interno della struttura ricettiva se ne salvarono solo 11.

Ricordiamo i nomi di chi è rimasto ucciso dalla slavina: Valentina Cicioni, Marco Tanda, Jessica Tinari, Foresta Tobia, Bianca Iudicone, Stefano Feniello, Marina Serraiocco, Domenico Di Michelangelo, Piero Di Pietro, Rosa Barbara Nobilio, Sebastiano Di Carlo, Nadia Acconciamessa, Sara Angelozzi, Claudio Baldini, Luciano Caporale, Silvana Angelucci, Marco Vagnarelli, Paola Tomassini, Linda Salzetta, Alessandro Giancaterino, Cecilia Martella, Emanuele Bonifazi, Luana Biferi, Marinella Colangeli, Alessandro Riccetti, Ilaria Di Biase, Roberto Del Rosso, Gabriele D'Angelo e Dame Faye.

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