Tenta di cacciare gli inquilini morosi da casa sua: ora è accusata di violazione di domicilio

Una donna di 48 anni dovrà rispondere delle accuse di violazione di domicilio dopo essersi introdotta nella casa di sua proprietà che aveva affittato a due coniugi magrebini, i quali avrebbero smesso di pagare e rifiutato più volte di andarsene

Tenta di cacciare gli inquilini morosi da casa sua: ora è accusata di violazione di domicilio
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Sotto processo per violazione di domicilio, dopo essere entrata nella casa di sua proprietà che aveva dato in affitto ad una coppia originaria del Magreb (ed essere stata minacciata con un coltello da uno dei due) con l'obiettivo ultimo di far sloggiare gli inquilini morosi. Protagonista della vicenda surreale che arriva dall'Umbria, stando a quanto riportato dal sito online PerugiaToday nelle scorse ore, è una donna di 48 anni accusata insieme ad un amico di 28 di violazione di domicilio, danneggiamento, lesioni ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

I coniugi stranieri si sono costituiti parte civile, a rendere ancor più nebulosa e paradossale una vicenda iniziata nel 2018 e della quale non si intravede ancora la fine. Uno dei due inquilini, l'uomo, sarebbe tuttavia stato accusato a sua volta di minacce aggravate, per una storia della quale le parti presentano versioni divergenti. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dai media umbri, la quarantottenne aveva deciso sei anni fa di affittare una porzione di un appartamento di sua proprietà situato nella provincia perugina.

All'annuncio risposero per l'appunto i due coniugi nordafricani e i primi mesi sarebbero trascorsi senza alcun problema: la donna, che avrebbe preso accordi per un affitto temporaneo, avrebbe riscosso regolarmente il canone di locazione fissato in 400 euro mensili. Ad un certo punto però, gli inquilini smisero a quanto sembra di pagare e rifiutarono di abbandonare l'immobile, nonostante i solleciti della proprietaria. I due avrebbero giustificato il loro atteggiamento con la presunta assenza di un vero contratto di locazione, asserendo di aver chiesto più volte alla proprietaria di provvedere sotto questo aspetto. E si arriva così, fra accuse reciproche e contrasti, al 2020: nel frattempo la coppia aveva avuto un bambino ed aveva ribadito la volontà di non lasciare l'appartamento. Avevano anzi accusato la proprietaria di aver staccato il gas e le utenze per indurli ad andarsene.

Una sera di agosto di quell'anno la quarantottenne avrebbe chiesto ad un paio di amici di accompagnarla nell'abitazione in questione, per prendere alcuni effetti personali. Sarebbe dunque entrata nella casa di sua proprietà insieme all'amico ventottenne sopracitato, ma sarebbe stata aggredita dalla coppia: l'inquilino l'avrebbe addirittura cacciata via brandendo un coltello. Come riportato dal quotidiano Il Messaggero, alcuni testimoni riferirono ai carabinieri di aver visto la proprietaria "visibilmente stravolta", a seguito dell'accaduto.

I coniugi hanno accusato la donna di aver danneggiato inoltre la loro auto, mentre l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni le viene contestata perché, potendo ricorrere al giudice per ottenere la riconsegna dell’immobile, avrebbe cercato di farsi giustizia da sola. E nei giorni scorsi si è tenuta l'ultima udienza in ordine cronologico, per una storia che promette di prolungarsi e di far discutere.

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