Avrebbero minacciato di morte due agenti della polizia penitenziaria, a seguito di un confronto verbale nato all'improvviso per futili motivi. E sarebbero poi passati ad aggredirli anche sul piano fisico, a suon di calci e pugni. Protagonisti della vicenda che arriva da Ancona sono due detenuti del carcere di Montacuto, ossia un uomo di 46 anni originario dell'Algeria e un uomo di 29 anni originario della Tunisia, i quali dovranno a quanto sembra rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate in concorso. Stando a quel che riporta stamani il quotidiano Il Resto del Carlino, l'episodio che viene loro contestato risale a poco meno di quattro anni fa. Era infatti l'ottobre del 2020 quando, durante una servizio di sorveglianza generale, sarebbe sorta all'improvviso una discussione fra i due cittadini stranieri e due agenti.
Secondo quanto ricostruito, i detenuti in questione si sarebbero indispettiti a causa della presenza degli operatori ed avrebbero attaccato briga per uno sguardo di troppo che sarebbe stato a loro dire rivolto loro. Su queste basi, i due nordafricani avrebbero quindi attaccato verbalmente gli agenti, per una discussione che sarebbe presto degenerata ed avrebbe assunto toni sempre minacciosi da parte dei detenuti. Uno di loro si sarebbe ad un certo punto avvicinato ad un agente che lo stava invitando a calmarsi e lo avrebbe minacciato di morte, senza usare mezzi termini. "Ti ammazzo, tu non sei nessuno", la frase intimidatoria che in base alla ricostruzione della dinamica degli eventi gli avrebbe rivolto. E sarebbe stato subito spalleggiato dall'altro recluso, il quale avrebbe a suo volta minacciato il poliziotto. "Quando ti incontro ti sgozzo - gli avrebbe detto - per me sei finito".
Minacce alle quali avrebbero oltretutto dato seguito, passando nel giro di qualche secondo direttamente dalle parole ai fatti: i due detenuti si sarebbero infatti avventati contro le due guardie, prendendole a pugni e calci. A seguito di quanto avvenuto i due aggressori, che stavano già scontando le rispettive condanne nel penitenziario marchigiano, sono come detto finiti nuovamente a processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate in concorso.
L'udienza era stata in un primo momento fissata per la giornata di ieri presso il tribunale di Ancona, ma il giudice ne ha decretato il rinvio a causa (a quanto sembra) di un difetto di notifica. A seguito di tutto ciò, il dibattimento dovrebbe quindi aprirsi il prossimo 25 settembre: bisognerà quindi attendere oltre sei mesi, per gli eventuali nuovi sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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