Avrebbe abusato sessualmente di un ragazzo che all'epoca aveva 15 anni, dopo avergli offerto un passaggio in auto. E proprio nelle scorse ore è stato rinviato a giudizio, con il processo che dovrebbe essere celebrato il prossimo 11 ottobre presso il tribunale di Ferrara. Protagonista della vicenda è un uomo di 30 anni originario dell'Europa dell'Est (già in carcere per altri reati) che dovrà adesso rispondere dell'accusa di violenza sessuale aggravata per un episodio che risale ormai a sette anni fa.
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, i fatti contestatigli risalgono infatti ad una sera del 2016, quando la presunta vittima (allora quindicenne) stava cercando qualcuno che l'accompagnasse in un locale del capoluogo ferrarese. Il giovanissimo aveva quindi pensato di rivolgersi a Blablacar, il servizio di "car sharing" che proprio in quel periodo andava per la maggiore.
E tramite la piattaforma online, si accordò con quello che sarebbe a posteriori diventato il suo aguzzino. I due si incontrarono quindi nel posto in cui si erano dati appuntamento ma subito dopo esser salito in macchina ed aver chiuso la portiera, per il minore sarebbe iniziato un vero e proprio incubo: invece di seguire l'itinerario concordato, lo straniero avrebbe preso tutt'altra direzione per fermarsi in uno spiazzo isolato alle porte della città.
Avrebbe a quel punto proposto al ragazzo di consumare un rapporto sessuale e non si sarebbe fermato nemmeno dinanzi al netto rifiuto dell'interlocutore: prima lo avrebbe minacciato, paventando conseguenze e ritorsioni anche nei confronti dei familiari. Quando si è però reso conto che nemmeno le minacce avevano ottenuto l'effetto sperato, sarebbe balzato addosso al minorenne: avrebbe bloccato la portiere del veicolo per impedirne la fuga e poi gli avrebbe persino legato le mani con un laccio per impedirgli di reagire.
E a quel punto, ne avrebbe abusato sessualmente a più riprese, filmando a quanto sembra la scena con lo smartphone. L'adolescente è poi riuscito ad allontanarsi e a tornare a casa, visibilmente scosso. Lo straniero avrebbe tuttavia continuato a contattarlo e a ricattarlo: gli avrebbe chiesto con sempre maggior insistenza l'invio di video sessualmente espliciti, minacciando in caso contrario di essere pronto a pubblicare sui social network il video dell'abuso.
Una situazione andata avanti fino a quando il giovane non è più riuscito a reggere il peso dei ricatti,
decidendo di raccontare ai genitori quel che aveva subito e di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine. E nelle prossime settimane, ad oltre un lustro di distanza dall'accaduto, dovrebbero quindi esserci ulteriori novità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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