Era già finito agli arresti domiciliari nei mesi scorsi (dopo un breve periodo di detenzione in carcere) con l'accusa di aver violentato una bambina che all'epoca dei fatti aveva appena 11 anni. E dopo esser stato riconosciuto colpevole e condannato a 3 anni e 11 mesi di reclusione, nelle scorse ore è stato arrestato dalla squadra mobile di Vicenza. Protagonista della brutta vicenda che arriva dal Veneto è un uomo di 37 anni originario del Bangladesh, finito nuovamente in prigione a due anni di distanza dall'episodio che gli è stato contestato e che è ormai passato in giudicato. La sentenza definitiva, emessa dal tribunale del capoluogo vicentino, chiude così una storia iniziata nell'omonima provincia veneta nel 2021. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, la violenza sessuale risalirebbe nel dettaglio a oltre un biennio fa: era infatti il luglio del 2021, quando lo straniero abusò della ragazzina non ancora dodicenne.
A denunciare l'accaduto, nei giorni immediatamente successivi alla violenza, fu la madre della minorenne, sulla base di alcune confidenze ricevute in un secondo momento da un'amica della famiglia. E fu ovviamente la denuncia della donna a dare il via alle indagini condotte dalle forze dell'ordine, che individuarono in breve tempo proprio nel bengalese il principale indiziato. Ad incastrare il sospettato è stato, a quanto pare, in primis l'esito delle analisi del dna, che non avrebbero lasciato alcun dubbio circa la sua colpevolezza. L'uomo venne quindi arrestato già all'epoca, quando emersero i primi gravi indizi a suo carico, per essere poi messo agli arresti domiciliari in attesa dell'inizio del processo che lo vedeva nei panni dell'imputato.
Già lo scorso anno il tribunale vicentino aveva provveduto a creare una corsia preferenziale per i reati rientranti sotto la legge del "Codice Rosso" (proposta ed approvata su input della Lega, ormai quattro anni fa) che prevede tempi più veloci per i processi su stalking e maltrattamenti. A seguito del verdetto definitivo, il giudice ha dunque sostituito la misura degli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto il bengalese con quella della carcerazione.
A seguito della sentenza, il condannato si trova attualmente detenuto presso il penitenziario locale e in considerazione della gravità di quanto accaduto (sempre secondo quanto riportato dalla stampa locale) il questore di Vicenza ha già provveduto a disporre nei suoi confronti l'avvio delle procedure per la revoca del permesso di soggiorno. Ecco perché il cittadino straniero potrebbe quindi essere espulso dall'Italia, dopo aver scontato la pena comminatagli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.