Inondazioni in Libia: la tempesta Daniel fa quasi 20mila morti

Bilancio choc in Libia in seguito all'alluvione che ha colpito il Paese: si stimano 20 mila morti. L'Onu: "A Derna rischio malattie dall'acqua contaminata".

Inondazioni in Libia: la tempesta Daniel fa quasi 20mila morti
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Nel corso delle ultime ore è aumentato esponenzialmente il bilancio delle vittime in Libia, Paese colpito dalla tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla costa settentrionale. Secondo quanto reso noto dal sindaco della città portuale di Derna, la stima si aggira attorno le 18 e le 20mila persone morte. Interpellato dall’emittente televisiva saudita Al Arabiya, il primo cittadino ha spiegato che le cifre si basano sul numero di comunità distrutte dall'acqua dell'alluvione. La situazione è di assoluta emergenza e si teme per la salute dei residenti: i corpi non ritrovati rimangono sotto le macerie o in mare, aumentando il rischio di malattie.

Ecatombe in Libia

Sul possibile rischio di malattie derivanti dall'acqua contaminata a Derna è intervenuta l’Onu. Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), ha dichiarato che il sistema dei pozzi d'acqua è stato contaminato: “Le persone hanno bisogno di bere e se iniziano a bere acqua contaminata, potremmo assistere a un'ondata secondaria di malattie e persino alla morte, se non riusciamo a fermare tale fenomeno”, le sue parole al programma Today di BBC Radio 4.

Libia in estrema difficoltà, dunque. È stato lanciato un appello per fare arrivare a Derna esperti che possano recuperare i corpi delle vittime delle inondazioni. I servizi di soccorso hanno invece lanciato un appello per un maggior numero di sacchi salma. In queste ore stanno arrivando i primi aiuti internazionali. Il sindaco di Derna, Abdulmenam al-Ghaithi, ha spiegato:“Abbiamo effettivamente bisogno di squadre specializzate nel recupero dei corpi. Temo che la città venga contagiata da un'epidemia a causa del gran numero di corpi sotto le macerie e nell'acqua”. Così il direttore della squadra di soccorso, Lutfi al-Misrati, ai microfoni di Al Jazeera: "Abbiamo bisogno di sacchi per cadaveri".

Aperta un'indagine

Come riferito dalla Bbc, il leader dell'amministrazione libica con sede a Tripoli Mohammed al-Menfi ha chiesto alla procura di aprire un'indagine sul crollo di due dighe che hanno provocato inondazioni catastrofiche nella città di Derna. Al-Menfi ha ordinato al pubblico ministero di ritenere responsabile chiunque sia ritenuto aver commesso errori o negligenze che hanno portato al fatale crollo delle dighe.

Una mossa legata alle polemiche circolate nelle ultime ore circa la mancata manutenzione dei siti. Ma non è tutto. Il presidente del Consiglio di Presidenza libico ha chiesto di perseguire chiunque ostacoli l'arrivo dei soccorsi internazionali.

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