
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha diffuso ieri sera la cosiddetta "Fase Uno" di una serie di documenti a lungo attesi, relativi all'ex finanziere Jeffrey Epstein, morto suicida il 10 agosto 2019 in carcere a New York. Tra i materiali resi pubblici figurano la sua rubrica di contatti, i registri di volo del suo jet privato—ribattezzato emblematicamente Lolita Express—e un elenco delle prove raccolte dal governo contro di lui.
La lista dei contatti di Epstein
Nonostante l'attesa, le circa 200 pagine di documenti non rivelano particolari nuovi. Tra i nomi inclusi nella lista dei contatti di Epstein compaiono alcune celebrità di fama mondiale, tra cui Mick Jagger, Michael Jackson e l’attore Alec Baldwin. Il nome del presidente Donald Trump non figura tra i contatti diretti, ma i file confermano che l’ex finanziere intratteneva rapporti anche con il magnate nonché futuro presidente degli Stati Uniti. Già all’epoca dello scandalo, alcune fotografie avevano mostrato i due insieme in diverse occasioni. Ora, i registri di volo del jet privato di Epstein evidenziano che, il 15 maggio 1994, Trump viaggiò a bordo dell’aereo con l’ex moglie Marla Maples insieme alla figlia Tiffany e alla babysitter. Tuttavia, non si trattava dei famigerati voli verso l’isola di Little Saint James, teatro dell'orrore di abusi su centinaia di donne, molte delle quali minorenni, bensì di semplici spostamenti interni da un capo all'altro degli States.
Oltre alle già citate star dello spettacolo, il New York Post segnala che nell’elenco dei contatti figurano anche Ethel Kennedy (moglie di Bob Kennedy), l'ex governatore di New York Andrew Cuomo, Naomi Campbell, la cantante Courtney Love, Bob Weinstein (fratello del produttore Harvey Weinstein), il defunto senatore Ted Kennedy e l'attore Ralph Fiennes. Tuttavia, il quotidiano sottolinea che non si tratta di un "registro di clienti" di Epstein, ma di una semplice lista di contatti, molti dei quali erano già emersi in precedenza.
Chi ha potuto visionare la rubrica di Epstein
Tra i documenti resi pubblici vi è anche un elenco, in gran parte censurato, delle massaggiatrici associate a Epstein. I nomi, oscurati per proteggere l’identità delle vittime, ammontano a 254. Secondo il New York Post, la cartella è stata fornita in anteprima a 15 influencer conservatori prima di essere diffusa al pubblico. La podcaster Liz Wheeler, in un live streaming su X, ha espresso il senso di delusione che molti stanno provando: "Tutti si aspettavano rivelazioni esplosive, ma questi documenti non contengono nulla di sconvolgente. È esattamente così che il procuratore generale ce li ha presentati".
Al momento, non è chiaro se altre informazioni relative al caso Epstein verranno rilasciate. Tuttavia, il nome assegnato alla cartella diffusa ieri lascia intendere che potrebbero seguire nuove "fasi" di divulgazione. Anche su questo monta la polemica: i critici, come la deputata repubblicana Anna Paulina Luna, che presiede una task force della Camera sulla trasparenza governativa, hanno subito chiesto maggiori informazioni, dichiarandosi delusi dalle informazioni già a conoscenza del pubblico.
I prossimi passaggi: Pam Bondi vs. l'Fbi
La neo procuratrice generale Pam Bondi ha concesso all'FBI la scadenza di venerdì, per rilasciare il materiale in sospeso. "La prima fase dei file pubblicati oggi fa luce sulla vasta rete di Epstein e inizia a fornire al pubblico una responsabilità attesa da tempo", ha affermato in una dichiarazione pubblica. Bondi ha contestato il fatto che le sue precedenti richieste in questo senso abbiano portato alla divulgazione di sole di 200 pagine: materiale che secondo la procuratrice è solo parte dei registri e delle informazioni richieste. Nella sua lettera, Bondi ha chiesto anche un'indagine per chiarire il motivo per cui la sua richiesta iniziale di dati sulle relazioni di Epstein non sia stata soddisfatta. "Dovrete fornirmi un rapporto dettagliato sui vostri risultati e sulle eventuali azioni disciplinari previste entro 14 giorni", ha scritto Bondi, ordinando l'avvio dell'indagine.
Il direttore dell'FBI Kash Patel ha giurato che "non ci saranno insabbiamenti, nessun documento mancante e nulla verrà lasciato di intentato" e che chiunque "sarà in grado di minare tutto questo sarà rapidamente perseguito".
"Se i documenti sono stati nascosti, li scopriremo", ha aggiunto. "E porteremo tutto ciò che troveremo al DOJ per essere valutato completamente e divulgato in modo trasparente al popolo americano, come dovrebbe essere"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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