Un incendio dalle vaste proporzioni ha devastato un grande edificio in pietra occupato dai poliziotti della città di Ismailia, in Egitto, vicino al canale di Suez. Per il momento si contano almeno una quarantina di feriti, ma si teme che qualcuno possa aver perso la vita. Il bilancio inziale fornito dai media arabi, che parlava di circa cento persone trasferite nelle strutture ospedaliere, è stato rivisto dal portavoce del ministero della Sanità egiziano Hossam Abdel Ghaffar. Dodici feriti sono stati curati sul posto, mentre altri ventisei sono stati trasferiti in ospedale. Sul luogo dell'incendio ci sono almeno cinquanta ambulanze, mentre sono in arrivo anche due aerei militari per portare in salvo quanti più agenti della polizia possibile. A riferirlo è l'emittente al-Arabiya che ha evidenziato come la maggior parte dei feriti ha riportato gravi ustioni e ha manifestato difficoltà respiratorie.
Dichiarato lo stato di emergenza
Le autorità del Cairo non hanno confermato se ci sono anche delle vittime. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Fonti di al-Arabiya e al-Hadath hanno riferito che è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutti gli ospedali della città del canale di Suez per poter accogliere i pazienti feriti.
Il ministro degli Interni egiziano, il generale Mahmoud Tawfiq, ha spiegato che sta seguendo in prima persona le operazioni antincendio e sta verificando le condizioni di salute di chi si trovava nella struttura al momento dell'incidente. Fonti governative hanno confermato che è stata avviata un'indagine per individuare la causa dell'incendio e per scoprire come si sia diffuso così rapidamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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