Le Idf stanno conducendo "raid senza precedenti" contro le postazioni di Hamas, che ha chiamato a raccolta i palestinesi. Su Telegram, Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico del gruppo islamista, ha scritto: "Se il premier israeliano Benjamin Netanyahu decidesse di entrare a Gaza via terra stasera, la resistenza sarebbe pronta. E i resti dei suoi soldati saranno inghiottiti dalla terra di Gaza. Proprio come la resistenza ha vinto il 7 ottobre, essa lo sconfiggerà se sarà imprudente e la sua sfortuna lo porterà ad entrare a Gaza".
Secondo quanto riferisce Al Jazeera, Israele sta bombardando soprattutto il nord della Striscia. Fonti palestinesi, riporta il Times of Israel, riferiscono che forze di terra delle Idf, compresi carri armati, si troverebbero all'interno di Gaza. Non si tratterebbe però, ha detto un portavoce dell'Idf, dell'inizio dell'operazione di terra. Che ha poi aggiunto: "L'esercito israeliano sta "espandendo le sue operazioni di terra nella Striscia". Secondo un portavoce delle Brigate Izz al Din al Qassam, "si stanno verificando violenti scontri sul terreno". Mentre Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha detto che "Hamas sentirà l'ira di Israele e inizierà a pagare per i suoi crimini".
"Espandiamo i nostri blitz nella Striscia"
In serata, il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, aveva annunciato: "Le forze di terra dell'esercito israeliano stanno espandendo stasera i loro blitz all'interno della Striscia di Gaza insieme agli attacchi aerei". Non solo. Aveva chiesto agli abitanti di Gaza, quelli ancora rimasti dopo le precedenti richieste di allontanarsi dal fuoco di combattimento, di dirigersi verso sud. La strategia di Israele negli ultimi giorni era infatti cambiata, in vista dell'operazione di terra, come dimostrato dai blitz sempre più frequenti contro le postazioni terroristiche.
L'Onu chiede una tregua immediata. Israele: "È il giorno dell'infamia"
Oggi, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione in cui si chiede l'"immediata tregua umanitaria" tra Israele ei Hamas. Nel documento, che non è vincolante ma ha una forte valenza politica, si chiede anche che gli aiuti umanitari possano arrivare ai civili. "Oggi è un giorno che passerà alla storia come il giorno dell'infamia", ha detto l'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilad Erdan.
"Secondo l'Onu Israele non ha il diritto di difendersi", ha affermato l'ambasciatore: "Non ci sono colloqui o discussioni da tenere con Hamas. Israele non starà con le mani in mano per permettere che commettano di nuovo atrocità. La risoluzione non menziona Hamas nemmeno una volta, come se la guerra fosse iniziata da sola".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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