Il blitz contro Sunak e le proteste: guerra aperta tra Londra e Greenpeace

La scorsa settimana un gruppo di eco-vandali ha inscenato una protesta nella residenza di famiglia del primo ministro. Ora i Tories rompono le relazioni

Il blitz contro Sunak e le proteste: guerra aperta tra Londra e Greenpeace
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Il governo britannico ha tagliato i rapporti con Greenpeace dopo il blitz della scorsa settimana da parte di un gruppetto di eco-vandali contro la residenza di famiglia del primo ministro Rishi Sunak nel North Yorkshire. La rottura tra l’esecutivo Tory e la celebre organizzazione ambientalista è totale: il portavoce ufficiale del premier ha evidenziato che all’ong non dovrebbe essere concesso“un posto al tavolo delle trattative” di Whitehall sulle questioni legate al clima.

Rottura tra governo britannico e Greenpeace

Downing Street e il ministero dell’Ambiente britannico hanno dunque deciso di tagliare Greenpeace dai tavoli di dialogo. “Non vogliamo avere a che fare con chi viola la legge”, il monito. Come riportato da Sky News, non è tardata ad arrivare la replica dell’ong, che ha accusato il governo di aver chiuso la porta ai gruppi della società civile che lottano per l’ambiente. Ma non è tutto.

Al centro delle discussioni è finito anche Alistair Strathern, candidato dai Labour in vista delle suppletive per il seggio di deputato alla Camera dei Comuni da cui l'ex ministra Nadine Dorries ha preannunciato di volersi dimettere nel collegio di Mid Bedfordshire. Il 33enne è infatti accusato di aver animato un recente raduno di protesta radicale promosso da Greenpeace: la richiesta al leader laburista Keir Starmer è di escluderlo dalle elezioni, ma al momento non sono previsti dietrofront. Anzi, un portavoce del partito laburista ha invitato l’esecutivo Sunak a dialogare anche con chi non è d’accordo con le sue politiche ambientali.

Il blitz a casa Sunak

Greenpeace a casa Sunak 2

Il blitz degli attivisti di Greenpeace risale a giovedì 3 agosto. Il gruppo di gretini ha ricoperto la residenza di Sunak a Kirby Sigston con teli di tessuto nero per protestare contro il controverso piano del governo per autorizzare nuove licenze di esplorazione e sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel Mare del Nord."Rishi Sunak - I profitti del petrolio o il nostro futuro?”, lo striscione esposto dagli ecologisti. Sunak – in vacanza in California al momento dell’azione plateale – è stato aspramente criticato dopo aver lanciato il piano per rafforzare la sicurezza energetica del Regno Unito e capitalizzare l'indipendenza dalle forniture russe. "Abbiamo un disperato bisogno che il nostro primo ministro sia un leader in materia di clima, non un piromane", il j’accuse di un attivista.

Bilancio di cinque arresti, tutti tornati in libertà il giorno dopo su cauzione: sono indagati accusa a vario titolo per violazione della proprietà privata, danneggiamenti e disturbo della quiete pubblica.

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