
Ancora un arresto per Greta Thunberg, stavolta in Danimarca. L'ex attivista per l'ambiente, oggi convertita alla causa palestinese e domani chi lo sa, ha manifestato davanti davanti ai cancelli del quartier generale di Maersk a Copenaghen. Una delle più grandi compagnie di cargo marittimi è stata messa nel mirino dei sostenitori della Palestina chiedendo loro di interrompere i trasferimenti di materiale bellico verso Israele. Ma gli attivisti, inclusa Thunberg, non si sono limitati a manifestare, hanno anche cercato di bloccare gli ingressi del colosso marittimo costringendo gli agenti all'intervento.
I poliziotti erano già presenti sul posto in tenuta antisommossa e, nel momento in cui, dopo ripetuti avvisi, i manifestanti si sono rifiutati di sciogliere la manifestazione, e la stessa è diventata pericolosa per la quiete pubblica, hanno agito sui manifestanti con manganelli e gas lacrimogeni per disperdere l'assembramento. "Siamo qui per chiedere che Maersk fermi tutto il trasporto di armi e componenti di armi in Israele", sono le parole di Thunberg durante la manifestazione in un video che è stato pubblicato sui social. E si è spinta ancora oltre quando ha intimato alla società di stracciare tutti i contratti e gli investimenti legati a quello che lei chiama "genocidio e occupazione" in Palestina.
Ma Thunberg è stata portata via insieme ad altri 20 manifestanti, arrestata per l'ennesima volta dalla polizia durante una manifestazione. "Abbiamo provato a usare il dialogo per far uscire i manifestanti dall'area, è un'area privata. E alla fine, il dialogo si è fermato e poi abbiamo dovuto usare i mezzi necessari per rimuovere i manifestanti dall'area", ha spiegato la polizia, giustificando la ragione dell'intervento di forza. La causa ambientalista per la quale è diventata famosa sembra non interessare più alla giovane attivista, ormai orientata su un'altra causa.
Per questa ragione sono tanti quelli che l'hanno ripudiata come simbolo dell'ambientalismo militante, accusandola di aver solo
cavalcato la causa e di averla abbandonata nel momento di massima difficoltà. Nell'ultimo anno e mezzo, infatti, anche quando Thunberg è capitata per caso in manifestazioni ambientaliste, ha insistito sulla causa palestinese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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