Vladimir Putin ha concesso la grazia a Serghei Khadzhikurbanov, un cittadino russo condannato a 20 anni di prigione per aver preso parte all'uccisione della giornalista Anna Politkovskaya, avvenuta nel 2006. L’uomo è stato rimesso in libertà dopo essersi arruolato e avere combattuto in Ucraina. L’avvocato di Khadzhikurbanov, Alexei Mikhalchik, ha spiegato che il suo assistito ha servito sei mesi al fronte e che, dopo questo periodo, il suo cliente ha scelto di firmare un contratto per rimanere nelle forze armate.
Graziato Serghei Khadzhikurbanov
Khadzhikurbanov, un ex agente del dipartimento per la lotta contro la criminalità organizzata, era stato riconosciuto come uno degli organizzatori dell'omicidio della Politkovskaya ed era stato condannato a 20 anni di reclusione. L'uomo avrebbe dovuto finire di scontare la pena nel 2034.
"Penso che in un certo senso, giustizia sia stata fatta, perché credo che Khadzhikurbanov non fosse coinvolto nell'uccisione di Anna Politkovskaya", ha dichiarato il legale del colpevole all’Afp. "In quanto combattente delle forze speciali - ha aggiunto Mikhalchik - è stato invitato a firmare un contratto per partecipare all'operazione militare speciale. Quando il contratto si è concluso, è stato graziato con decreto presidenziale".
Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell'Interno di Kiev, ha commentato la notizia pubblicando un lungo post su X. "Ha lavorato nelle forze speciali negli anni Novanta, ha esperienza ed è probabilmente per questo che gli è stata immediatamente offerta una posizione di comando", ha scritto il funzionario ucraino riferendosi a Khadzhikurbanov.
One of the three men convicted of organising the 2006 murder of Novaya Gazeta journalist Anna Politkovskaya has been given early release from prison to fight in Ukraine.
— Novaya Gazeta Europe (@novayagazeta_en) November 14, 2023
Sergey Khadzhikurbanov, who had been serving a 20-year sentence, was reportedly deployed to Ukraine as the… pic.twitter.com/vuIQ98tMdC
L’omicidio di Anna Politkovskaya
Anna Politkovskaya, giornalista della Novaya Gazeta, nota per le sue denunce sulla seconda guerra cecena e le critiche a Vladimir Putin, è stata uccisa a Mosca il 7 ottobre del 2006. La donna è stata assassinata mentre stava rientrando nella sua abitazione, a Mosca. Nel giugno del 2014 vennero condannati cinque ceceni come esecutori e organizzatori, oltre a Khadzhikurbanov, condannato come intermediario. Non è invece mai stato individuato alcun mandante.
"Oltre al giornalismo, Anna è stata coinvolta in attività legali: ha aiutato le madri dei soldati russi morti nei loro casi giudiziari, ha condotto indagini sulla corruzione nel Ministero della Difesa russo e nel comando del Gruppo delle truppe federali in Cecenia. La Politkovskaja ha criticato aspramente le autorità russe e Putin", ha aggiunto Gerashenko riferendosi alla giornalista.
"Gli organizzatori dell'assassinio di Anna Politkovskaja sono eroi della Russia. Continuano a uccidere, questa volta ucraini. Il mandante dell'omicidio è ancora sconosciuto. Ma sono certo che il suo nome sarà chiamato ad alta voce", ha concluso lo stesso Gerashenko.
Sergey Khadzhikurbanov who was convicted for the murder of Anna Politkovskaya, Russian opposition journalist, received a pardon after participating in the "special military operation" and signed a contract with the Russian defense ministry.
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) November 14, 2023
Khadzhikurbanov, former detective of… pic.twitter.com/J2pU1wJsNR
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