«Quando finirà l’incontro?». «Appena lo colpisco» è stata la risposta di Mike Tyson. Non so chi sia rimasto sveglio in Italia per vedere su Netflix l’incontro tra Jack Paul, lo youtuber con milioni di follower, e Mike Tyson, che ha accettato la sua sfida. Anche perché è quasi un anno che stanno creando un hype che neppure il miglior film Marvel, con un indotto complessivo da trecento milioni di dollari, e poi il documentario Netflix sui rispettivi allenamenti, e la diretta sempre Netflix iniziata alle due con incontri minori, intervallata ancora da spezzoni di vecchi incontri di Iron Mike, e ovvio anche recenti incontri dello youtuber fanfarone da quattro anni pugile. Per cui l’incontro inizia alle cinque inoltrate. Ma che incontro è stato? Ma soprattutto, è stato un incontro?
Perché lì all’AT&T stadium di Arlington, Texas, dopo tutto un tripudio di kitsch, con Paul che arriva al ring in una lunga macchina decappottabile verde pisello e blu seguito da una scorta di assistenti vestiti di nero e lui in giacchina d’argento e paillettes, pareva più una baracconata wrestling. E poi entra lui, la leggenda, Mike Tyson, con un il sua classica maglietta sobria nera, facendosi il percorso a piedi, anche i piedi nelle sue classiche scarpette nere.
Un primo sospetto di fiction mi era venuto quando hanno annunciato le regole fatte ad hoc: guantoni più imbottiti per non farsi troppo male, round accorciati a due minuti per non farsi troppo male, e ridotti a otto, sempre per non farsi troppo male. Però poteva essere anche il contrario: proprio perché fanno sul serio si prendono precauzioni. Lo hanno ripetuto mille volte: il cinquantottenne contro il ventisettenne, l’uomo vecchio contro l’uomo giovane.
Tanto, pensavamo tutti, lo youtuber al primo pugno di Tyson va giù. Invece i round sono passati tutti lisci, senza neppure un momento di tensione, di palpitazione, e in meno di venti minuti sono riuscito perfino a sbadigliare, e non è stata la notte insonne, ma la noia, e anche per la presa in giro. Voglio dire, una cosa del genere non l’avrei mai vista neppure in un film. Alla fine, tra una toccatina e l’altra, vince addirittura ai punti lo youtuber pirlotto, i rivali si abbracciano, come due vecchi amici, e pensi che in fondo lo siano.
Spettacolo? Neppure quello. Piuttosto cade il mito che se Tyson ti dà un pugno vai all’ospedale. O magari è ancora vero, ma non se stai vedendo una recita, e nessuno dei due sa recitare.
Entrambi hanno inscenato un incontro educato, pettinato, si sono intascati tanti milioni, hanno tirato su gli introiti di Netflix, magari c’è anche un bel messaggio da lanciare ai giovani, che puoi fare lo youtuber scemo e anche battere Mike Tyson. Piuttosto, cosa prendere quando ti prende un attacco di sbadigli? Anche mentre scrivo questo sì che mi sta mettendo KO.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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