L'allarme bomba, l'atterraggio di emergenza e lo "spoofing": cosa è successo al volo Varsavia-New York

Un falso allarme bomba ha costretto un volo Lot a fare rientro a Varsavia: la telefonata è partita da un numero "coperto" da un'altra utenza di proprietà di influencer

Screenshot FlightRadar24
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È giallo sul volo Lot decollato lo scorso 11 agosto da Varsavia in direzione di New York che, dopo pochi minuti, quando si trovava sopra i cieli della Norvegia, ha invertito la sua rotta e fatto ritorno all'aeroporto di partenza. La ragione, viene spiegato dalle autorità, è stato un allarme bomba che si è poi rivelato infondato. Ma attorno a questo caso ci sono alcuni elementi che rendono la questione molto più complessa di quanto non appaia. Di allarmi bomba lanciati tramite telefonate anonime ce ne sono decine ogni anno ma questo è particolare in quanto il chiamante è riuscito a oscurare il proprio numero "dietro" quello di un'altra persona, che è risultata essere l'autore della telefonata.

Tutto è iniziato alle 15:32 Utc, quando il volo Lot Polish Airlines (LO/LOT) LO11 è decollato da Varsavia diretto a New York. Il volo è partito regolarmente e anche il suo viaggio sembrava procedere correttamente. Ha raggiunto la quota di crociera di 36mila piedi una volta superato il Baltico e stava seguendo la rotta per raggiungere la sua destinazione quando, a 780 miglia dalla partenza, più o meno sopra la città di Norheim, in Norvegia, ha effettuato una virata di 180 gradi per fare ritorno a Varsavia, dove è atterrato correttamente alle 16:58 Utc. Tutti i passeggeri sono stati fatti evacuare in sicurezza dall'aereo e le autorità hanno effettuato i doverosi controlli di verifica per l'eventuale bonifica, ma l'allarme bomba che aveva imposto il ritorno in sicurezza in Polonia si è rivelato falso.

La telefonata risultava partita dal telefono di Michał "Boxdel" Baron, influencer polacco molto noto, che di conseguenza è stato arrestato insieme ad altre 7 persone. Nel proseguo delle indagini è poi emerso che Baron non era altro che un'altra vittima di quell'allarme bomba e, dopo aver rilasciato le proprie dichiarazioni, è stato liberato. Resta ancora il giallo su chi possa aver agito con la tecnica dello "spoofing", che consiste nel "nascondersi" dietro una vittima affidabile per compiere un delitto. Questa volta è stato fatto con un numero di telefono ma il più delle volte lo "spoofing" avviene sulla corrispondenza mail. Risalire al vero autore che utilizza questa raffinata tecnica di mimetizzazione risulta essere particolarmente complicato e le autorità sono tutt'ora al lavoro.

Il telefono di Baron è stato setacciato dalla polizia e messo al sicuro. Restano da chiarire, oltre ai veri autori, le ragioni del finto allarme bomba e, soprattutto, dello "spoofing" ai danni dell'influencer.

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