Una donna di confessione ebraica ha denunciato di essere stata aggredita con un coltello nella serata di ieri, 7 ottobre, nello stabile in cui vive, situto nel 19esimo arrondissement di Parigi. Stando alle sue dichiarazioni, tre uomini l'avrebbero costretta a spogliarsi sotto minaccia, pronunciando insulti antisemiti e invocando gli attacchi di Hamas dello scorso anno. Dopo essere stata costretta a togliersi i pantaloni, le sono state tracciate delle svastiche sul corpo. La donna è poi riuscita a scappare e a chiedere l'aiuto del marito, che ha chiamato polizia e soccorsi.
La polizia ha aperto un'indagine ma sono ancora in corso degli approfondimenti sulla vicenda. La polizia, contattata dai media francesi, preferisce non esporsi sul caso prima di aver raccolto tutti gli indizi. "Ci sono dubbi sullo svolgimento, bisogna essere prudenti", ha detto una fonte della polizia. Quindi, ha aggiunto: "Le uniche iscrizioni leggibili sono sul braccio sinistro. Il video del parcheggio permette di vedere la signora uscire dal parcheggio, dove chiama suo marito: è perfettamente vestita in questo momento". Le indagini sono in pieno svolgimento ma il fatto che la denuncia sia arrivata il 7 ottobre, giorno in cui l'Occidente ha commemorato le vittime fatte da Hamas nel pogrom in Israele e, di contro, i pro-Palestina hanno festeggiato l'assalto terroristico da loro considerato un atto di resistenza, è significativo.
La denuncia si inserisce nel contesto francese, dove gli atti di antisemitismo sono aumentati esponenzialmente nell'ultimo anno. Sull'inserto dedicato agli studenti del quotidiano Le Figaro, nella giornata di ieri gli iscritti ebrei del prestigioso ateneo Sciences Po di Parigi hanno denunciato condizioni di convivenza molto complicate nelle aule scolastiche e negli spazi comuni. "Abbiamo notato un'enorme esplosione di atti antisemiti a Sciences Po. C'è una stigmatizzazione degli studenti ebrei, sono associati a Israele senza nemmeno che si siano pronunciati sull'argomento", sono le parole di una studentessa.
Le fa eco un'altra: "L'UEJF è stata demonizzata, ci vengono rivolte parole estremiste che non ci corrispondono. C'è stata molta tensione. Abbiamo anche elencato sul nostro account Instagram le testimonianze di studenti di Sciences Po che ci raccontano commenti antisemiti che hanno potuto sentire durante l'anno, che sono molto violenti".
Gli studenti ebrei si sentono emarginati, e nel giorno della commemorazione, spiegano, "avevamo paura di dire qualsiasi cosa, con l'impressione di non avere spazio per piangere gli attacchi di Hamas. In tanti abbiamo famiglie che sono state colpite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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