Soldi pubblici e "guerra ai miscredenti": l'ombra estremista sulla moschea di Birmingham

Bufera sul sermone dell'Imam della moschea di Birmingham su come si lapida una donna adultera. Sospesi i finanziamenti governativi alla moschea di Green Lane da 2 milioni di sterline. Ma era già finita nell'occhio del ciclone per un documentario

Il Green Lane Masjid & Community Centre a Birmingham.
Il Green Lane Masjid & Community Centre a Birmingham.
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È polemica sull'estremismo religioso nel Regno Unito dopo la diffusione di un video diventato virale sui social nel quale l'Imam principale della moschea di Green Lane, a Birmingham, spiega in un sermone come si esegue un'esecuzione per lapidazione di una donna adultera. Nel sermone che ha riportato l'attenzione dell'opinione pubblica sul radicalismo islamico, l'imam Sheikh Zakaullah Saleem racconta la procedura per eseguire una lapidazione "corretta": la donna adultera, spiega, va innanzitutto "sepolta fino alla vita" per "salvaguardarne il pudore": solo dopo si può procedere al lancio delle pietre. La macabra esecuzione finisce quando la donna muore a causa delle lezioni. Ciò che sta facendo discutere in Inghilterra è il fatto che la moschea di Green Lane era tristemente famosa per essere un punto di riferimento dell'estremismo islamico: nonostante questo, ha ricevuto contributi pubblici da parte del governo inglese e dagli enti locali per la costruzione di un centro giovanile. Istituzioni che, nel corso dei decenni hanno evidentemente chiuso gli occhi sui messaggi estremisti che la moschea di Birmingham diffondeva, contribuendo così a radicalizzare centinana di islamici.

Stop del governo ai contributi pubblici

Esplosa la polemica, il governo di Londra ha deciso di correre ai ripari, sospendendo il pagamento di una sovvenzione governativa di 2 milioni di sterline per la costruzione di un centro giovanile all'interno del complesso che ospita la moschea. Come riferisce la Bbc, infatti, la decisione del governo fa seguito alle accuse di estremismo e incitamento all'odio rivolte alla Green Lane Masjid and Community Centre, sulle quali stanno indagando le autorità britanniche. Il dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport ha dichiarato che la moschea, nell'area di Small Heath, ha ricevuto "una sovvenzione limitata dal Fondo per gli investimenti giovanili", ma "deve ancora ricevere i finanziamenti per la costruzione della sua struttura per i giovani".

Il dipartimento governativo ha inoltre dichiarato che il Green Lane Masjid and Community Centre "lavora con una serie di enti locali e regionali che hanno sostenuto il loro progetto, tra cui il West Midlands Police and Crime Commissione". Secondo il Daily Mail, il governo aveva già stanziato 77mila sterline alla moschea prima che un gruppo anti-estremismo chiamato Focus on Western Islamism (Fwi) lanciasse l'allarme.

Centro fulcro dell'estremismo islamico

Che presso la moschea di Birmingham si diffondessero messaggi radicali ed estremisti era un segreto di Pulcinella. Come riporta il Daily Mail, in passato la moschea è stata protagonista di un documentario andato in onda su Channel 4 nel quale si vede un imam mentre predicava il jihad violento contro i "kuffar", un termine dispregiativo per indicare i miscredenti. Nel documentario, risalente al 2008, i frequentatori della moschea ripetono affermazioni offensive nei confronti di omosessuali e non islamici.

Un altro imam della stessa moschea, Abu Mustafa Rayyan, ha affermato in passato, in un altro controverso sermone, che la moglie deve soddisfare i "bisogni fisici" del marito in ogni momento, giustificando così violenza domestica e stupro coniugale.

Un radicalismo che preoccupa data l'importante fetta di popolazione di fede islamica presente in città. Nel 2021, circa il 30% della popolazione di Birmingham si è identificata come musulmana: un dato significativamente più alto della media per l'Inghilterra e il Galles, pari al 6,5%.

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