Gordon Moore, co-fondatore di Intel, azienda multinazionale statunitense produttrice di microprocessori, dispositivi a semiconduttore e circuiti integrati, è venuto a mancare all'età di 94 anni. L'annuncio è stato dato tramite un comunicato congiunto della celebre compagnia e della fondazione da lui creata insieme alla moglie (la Gordon and Betty Moore Foundation): stando a quanto riportato dalla nota, l'imprenditore si è spento serenamente alle Hawaii, circondato dall'affetto dei suoi familiari.
Uno dei padri fondatori della Silicon Valley
Nato nel 1929 a San Francisco da un agente di polizia e una commerciante, Moore studiò chimica e fisica presso l'Università di Berkeley e il California Institute of Technology (CalTech), dove ottenne il Dottorato di Ricerca in Chimica. Come da lui stesso dichiarato, avrebbe voluto essere un docente, ma non riuscì a realizzare il suo desiderio, diventando invece un "accidental entrepreneur" (imprenditore per caso), così come amava definirsi.
Iniziò ad interessarsi di semiconduttori già negli anni '50, ma la svolta nella sua vita arrivò qualche tempo dopo. Nel 1968 fondò la Intel (nome che deriva dalla contrazione di "integrated electronics") insieme all'amico di vecchia data Robert Noyce, ad oggi ritenuto il padre dei microchip. Intel portò il suo enorme contributo non solo dal punto di vista prettamente tecnologico, ma anche da quello lavorativo, promuovendo un modello che sarebbe stato seguito anche da altri colossi della Silicon Valley.
L'importanza della figura di Moore è stata sottolineata dallo stesso amministratore delegato di Apple Tim Cook, che su Twitter lo ha definito"un gigante, uno dei padri fondatori della Silicon Valley e un vero visionario che aprì la strada alla rivoluzione tecnologica". L'imprenditore ricoprì a lungo la carica di amministratore delegato di Intel (negli anni tra 1975 e 1987), restando nel consiglio di amministrazione (1987-1997) e assumendo successivamente il ruolo di presidente emerito (1997-2006). Dopo quegli anni si dedicò quasi interamente alle attività della fondazione benefica realizzata insieme alla consorte, la Gordon and Betty Moore Foundation.
La Legge di Moore
La celebre "Legge di Moore", per la quale l'imprenditore è noto, affonda le proprie radici in un periodo precedente la fondazione di Intel: formulata nel 1965, essa fu aggiornata nel 1975. Secondo il fondatore di Intel, il numero di transistor all'interno di un circuito integrato sarebbe letteralmente raddoppiato ogni 12 mesi, (che divennero 18-24 dopo l'aggiornamento del 1975). Quindi la densità dei transistor nei circuiti integrati sarebbe stata destinata a raddoppiare grossomodo ogni due anni, potenziando nettamente le capacità di elaborazione di dati dei computer e comportando, al contempo, una riduzione dei costi di produzione e dei prezzi sul mercato.
A parità di dimensione, quindi, la potenza di calcolo sarebbe raddoppiata ogni due anni: quella che in seguito venne ribattezzata "Legge di Moore" fu per anni un faro per l'intera industria dei semiconduttori.
Il ritmo di produzione fu mantenuto a lungo con grande precisione, almeno fino al 2016: da allora il ritmo di miniaturizzazione dei transistor rallentò rendendo impossibile seguire i ritmi della legge, non più ritenuta valida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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