I punti chiave
Una tragedia le cui cause sono state chiarite soltanto nelle ultime ore dal Maib, la Sezione investigativa incidenti marittimi del Regno Unito: nel corso della tempesta nel Golfo di Biscaglia del 4 novembre 2023, quasi un anno fa, un passeggero perse la vita a bordo della nave da crociera Spirit of Discovery colpita da venti di inaudita violenza ma anche un'onda altissima di nove metri che sarebbe stata determinante nel provocare oltre 100 feriti tra i 943 passeggeri presenti a bordo (con circa 500 membri dell'equipaggio) uccidendone uno.
Perdita di potenza
Tra tutti i feriti otto di essi furono trasportati in ospedale quando la nave, due giorni dopo, fece sosta a Portsmouth: uno di loro non riuscì a sopravvivere a causa delle numerose ferite mortali che si era provocato nell'incidente. Un portavoce di Saga Cruises, la società gestisce la Spirit of Discovery, ha dichiarato alla Bbc che l'azienda sostiene le indagini del Maib. La ricostruzione ha messo in luce la perdita di "propulsione a causa del maltempo" facendola muovere la nave da crociera "violentamente mentre l'equipaggio riavviava la propulsione della nave". I problemi, uniti alle condizioni meteorologiche da tempesta, sono durati per circa 24 ore fino al mattino del 5 novembre.
I danni alla nave
Nonostante la stazza della nave da crociera i danni sono stati sia interni che esterni secondo le attente analisi del Maib, l'organo che non deve indivudare le colpe ma cerca di prevenire futuri incidenti. In quel caso specifico sono stati presi in esame "tutti gli aspetti dell'incidente", tra cui la motivazione principale per cui si è verificata la perdita di propulsione, il grado di preparazione della nave a operare in condizioni meteorologiche avverse così come la risposta e il trattamento medico a bordo. Le indagini sono state quasi completate: nelle prossime settimane sarà inviato un report completo che verrà consulato dalle parti interessate.
Passeggeri nel panico
Nel suo giro, la Spirit of Discovery ha dovuto annullare una sosta a Las Palmas (Gran Canaria) a causa del peggioramento delle condizioni meteo dirigendosi verso La Coruna, in Spagna, ma anche quel porto era rimasto chiuso per il maltempo. Secondo il report, molti passeggeri hanno dichiarato di aver vissuto veri e propri momenti di panico quando l'altoparlante della nave ha chiesto loro di "restare seduti o sdraiarsi" mentre erano costretti a "aggrapparsi per salvare la vita". Le onde erano troppo forti e violente da sbalzare le persone oltre a far cadere a tera di tutto, dai tavoli ai mobili quando la nave era in mezzo alla tempesta.
"I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze sono rivolti alla famiglia del nostro ospite,
morto in seguito alla tempesta nel Golfo di Biscaglia l'anno scorso. Stiamo continuando a lavorare con la Marine Accident Investigation Branch, supportando le loro indagini", ha dichiarato un portavoce di Saga Cruises.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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