Una storia a dir poco agghiacciante quella raccontata dal giornalista argentino Juan Pedro Aleart. Il cronista 36enne ha deciso di aprirsi con i suoi telespettatori, rivelando alcuni dettagli della sua vita a dir poco sconcertanti: suo padre, un uomo violento, aveva reso l'ambiente familiare un vero inferno e, non pago, abusava sessualmente della figlioletta di soli 3 anni, la sorellina di Aleart.
Il racconto durante il telegiornale
Juan Pedro Aleart ha deciso di parlare del suo passato durante il telegiornale De 12 a 14. Conduttore abituale del programma, il giovane giornalista argentino ha sorpreso tutti quando ha iniziato a raccontare la sua storia. Lui e i suoi fratelli, ha spiegato agli attoniti spettatori, avevano regolarmente subito violenze e abusi da piccoli. Gli autori erano suo padre e anche suo zio.
"Mi conoscete, lavoro nei media da 18 anni. Ho raccontato molte storie e questa è la prima volta che racconto la mia, la mia storia, la mia vita", ha esordito il giornalista. "Ho il desiderio di aiutare molte persone che stanno vivendo un momento difficile e che stanno attraversando o hanno attraversato una situazione simile alla mia", ha aggiunto. "L'anno scorso ho denunciato mio padre per violenza domestica. Mio padre è stato violento in tutte le sue forme: fisicamente, psicologicamente ed emotivamente. Ha terrorizzato tutti i membri della mia famiglia, me compreso. Ho presentato la denuncia insieme a mia sorella minore, io sono il più grande di tre figli".
Il reporter ha spiegato di essersi mosso in prima persona soprattutto per aiutare la sorella che, anche da adulta, provava terrore nei confronti del padre. "Mio padre, che era positivo all'Hiv, oltre a essere violento, ha cominciato ad abusare di mia sorella dall'età di 3 anni in poi. Mio padre abusava di sua figlia, della sua stessa figlia. Questo ha causato a mia sorella gravi, gravissimi problemi di salute di ogni genere. Fortunatamente non l'ha contagiata, ma ho assistito ai suoi attacchi di panico, alle sue profonde crisi di ansia, all'insonnia, alla perdita di capelli, alla perdita di peso", ha raccontato Aleart. "Mio padre abusava sessualmente di mia sorella davanti a me quando ero bambino. Ha abusato sessualmente di mia sorella e ha fatto sembrare tutto un gioco, hanno fatto credere a me e a mio fratello che mia sorella fosse un'esagerata, che fosse pazza", ha proseguito, trattenendo a stento l'emozione.
Gli abusi reiterati hanno causato danni enormi nella sorella di Aleart, che avrebbe in più occasioni tentato il suicidio. Nella vicenda, ha precisato il giornalista, la madre ha recitato sia la parte della vittima che della complice.
Il suicidio del padre violento
"Dieci anni fa ho preso la decisione di allontanarmi da mio padre e gradualmente dal lato paterno della mia famiglia", ha quindi spiegato il giornalista. Dopo l'allontanamento, circa un anno fa, la decisione di denunciare e aiutare la sorella nella sua battaglia. Una decisione che ha portato a un esito inatteso. "Mio padre è stato informato di questa denuncia penale tre settimane fa. Non volendo affrontare tutto quello che aveva fatto, le atrocità, le barbarie che aveva commesso, ha deciso di togliersi la vita. Ha deciso di suicidarsi", ha dichiarato Juan Pedro Aleart.
Fino all'ultimo, ha spiegato il giornalista, l'uomo ha continuato ad accusare la figlia, dandole della pazza. "Voglio dirti, Sofi, che l'orrore è finito", ha dichiarato in conclusione il reporter, commosso. "Che il mostro ha deciso di andarsene per sempre e di non tornare più a farti del male. Ora ti puoi costruire la tua vita. La vita per cui hai lottato così duramente e la vita che meriti così tanto, con la libertà. Tu sei libera. Vola, Sofi, vola".
Gli abusi sessuali dello zio
In un intervista concessa a La Nacion, Aleart ha rilasciato altri terribili dettagli di questa storia dell'orrore. Mentre il padre violentava la sorellina, lo zio avrebbe abusato sessualmente di lui e del fratello. Lo zio, ha spiegato il giornalista, è stato denunciato nel 2022. Arrivare alla denuncia non è stato un percorso facile, sia dal punto di vista emotivo che giuridico. Juan Pedro Aleart, però, è determinato a parlare, così da prestare aiuto a chi si trova ora nella sua posizione, o in quella della sorella Sofi.
Quindi, il monito: "Chi abusa è un ingannatore e ti fa credere che ciò che ti sta facendo sia buono e
divertente, che lo stia facendo per il tuo bene. Lo mascherano da gioco. Mio padre e mio zio lo hanno fatto. Ciò significa che ci vuole sempre molto tempo prima che la vittima si renda conto che questo è sbagliato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.