"Potremmo unirci militarmente con la Cina...". Così Mosca avverte gli Usa

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri del Cremlino, ha affermato che la Federazione Russa potrebbe "unire il suo potenziale" con quello della Cina se dovesse trovarsi di fronte a un'aggressione Usa

"Potremmo unirci militarmente con la Cina...". Così Mosca avverte gli Usa
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Un chiaro avvertimento rivolto all'indirizzo degli Stati Uniti oppure una semplice provocazione verbale? Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri del Cremlino, ha affermato che la Federazione Russa potrebbe "unire il suo potenziale" con quello della Cina se dovesse trovarsi di fronte a un'aggressione nemica, ovvero americana. Nel corso di un briefing con la stampa, l'alto funzionario ha spiegato che i due "partner senza limiti" risponderanno congiuntamente ai tentativi di deterrenza Usa e alle nuove minacce missilistiche emergenti nell'area Asia-Pacifico. Questa frase è uscita dalla sua bocca, esplicita e cristallina, quando le è stato chiesto di commentare le notizie secondo cui il governo statunitense potrebbe schierare i suoi nuovi sistemi missilistici a raggio intermedio in Giappone.

L'avvertimento di Mosca

L'obiettivo della più che probabile mossa Usa "è chiaro", secondo Zakharova: "Fa parte degli sforzi congiunti per proiettare forza su Russia e Cina" in linea con la cosiddetta politica di doppia deterrenza perseguita dagli Stati Uniti. "Questi passi sono ovviamente distruttivi da parte degli Stati Uniti. Portano a una crescente tensione e provocano una corsa agli armamenti", ha denunciato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca. "Russia e Cina risponderanno all'emergere di nuove e sostanziali minacce, intendo minacce missilistiche, e non lo faranno certamente a livello politico", ha avvertito. "Mosca e Pechino risponderanno alla doppia deterrenza degli Stati Uniti con una doppia contro-azione", ha quindi chiarito.

Il presidente russo, Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping hanno concordato a maggio di approfondire quella che hanno definito la loro "partnership globale e cooperazione strategica" per una nuova era. "Le nostre relazioni non sono dirette contro Paesi terzi", ha assicurato Zakharova, "si tratta di una posizione difensiva, questa non è un'iniziativa per colpire altri Stati". "Ma se una politica aggressiva di attacco viene implementata contro di noi, perchè non unire il nostro potenziale e diamo una risposta appropriata?", ha aggiunto la portavoce.

Un messaggio per gli Usa

Nel frattempo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, sarà in visita in Russia questa settimana per un incontro sulla sicurezza delle economie emergenti dei Brics, ha annunciato Pechino. "Su invito del segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa Serghei Shoigu, Wang Yi parteciperà al 14 incontro degli alti funzionari dei Brics responsabili delle questioni di sicurezza e dei consiglieri per la sicurezza nazionale a San Pietroburgo, Russia, dall'11 al 12 settembre", ha affermato la portavoce del ministero Mao Ning in un comunicato.

Gli Usa farebbero bene a prendere nota anche di quanto comunicato nei giorni scorsi dal ministero della Difesa cinese, che aveva annunciato esercitazioni militari congiunte fra Russia e Cina. Secondo quanto riferito dal dicastero in un annuncio pubblicato sul suo sito, "secondo il piano annuale e il consenso fra Cina e Russia" l'esercito russo "manderà forze navali e aeree" per partecipare all'esercitazione Northern/Interaction-2024 organizzata da Pechino "negli spazi marittimi e aerei del Mar del Giappone e del Mare di Okhotsk a settembre".

"L'esercitazione mira ad approfondire la cooperazione strategica tra le forze armate cinesi e russe e a migliorare la capacità di rispondere congiuntamente alle minacce alla sicurezza", ha affermato ancora il ministero della Difesa di Pechino, aggiungendo che inoltre le Marine dei 2 Paesi condurranno un quinto pattugliamento marittimo congiunto nell'Oceano Pacifico e la Cina parteciperà alle esercitazioni strategiche russe Ocean-2024.

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