Romania, sgominato un gruppo paramilitare filorusso: "Pianificava un golpe"

Gli imputati, hanno spiegato le autorità di Bucarest, sono accusati di aver costituito un gruppo criminale organizzato e di aver negoziato l'uscita della Romania dalla Nato con agenti russi

Romania, sgominato un gruppo paramilitare filorusso: "Pianificava un golpe"
00:00 00:00

In Romania sei persone sono state arrestate dai pubblici ministeri della Direzione per l'investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo (Diicot). Due le accuse mosse nei loro confronti: quella di aver costituito un gruppo criminale organizzato e alto tradimento. Gli imputati, hanno spiegato le autorità di Bucarest, sono inoltre accusati di aver negoziato l'uscita del Paese dalla Nato con agenti russi e di essersi recati a Mosca. Da quanto fin qui emerso pare che il gruppo fosse organizzato come una struttura militare dotata di uno staff. Tra i sospettati c'è anche tale Radu Theodoru, un generale in pensione già noto per le sue pubblicazioni fortemente antisemite. La notizia è arrivata in un momento delicato, pochi giorni dopo l'arresto del leader dell'estrema destra romena, Calin Georgescu, nell'ambito dell'inchiesta sui sospetti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale.

Cosa succede in Romania

Secondo quanto riferito dalla Diicot, i sospettati avrebbero preso provvedimenti per negoziare con entità politiche e militari straniere in merito all'uscita della Romania dalla Nato, alla rimozione dell'attuale ordine costituzionale, allo scioglimento dei partiti politici, alla costituzione di un nuovo governo composto da membri dell'organizzazione che avrebbero assunto ruoli ministeriali, al licenziamento di tutti i dipendenti delle istituzioni statali, e persino all'adozione di una nuova costituzione e alla modifica del nome, della bandiera e dell'inno del Paese. Una rivoluzione completa, dunque, che sarebbe stata stroncata sul nascere.

Il gruppo criminale organizzato avrebbe operato sotto le mentite spoglie di un'organizzazione ed era strutturato in una gerarchia di tipo militare, con livelli di comando (con tanto di uno Stato Maggiore) e personale operativo. Era rappresentato pubblicamente dal citato Radu Theodoru, principale sospettato del caso, un maggiore generale in pensione di 101 anni. L'uomo, membro fondatore del partito di estrema destra Grande Romania negli anni '90, ha pubblicato libri e articoli nei quali avrebbe negato l'Olocausto in Romania e promosso idee antisemite.

L'ombra della Russia

"Il 5 marzo 2025 i procuratori della Diicot hanno ordinato la detenzione di 6 imputati, indagati per aver commesso i reati di costituzione di un gruppo criminale organizzato e tradimento", ha spiegato la stessa Diicot. Le prove raccolte nel caso hanno rivelato che, a partire dal 2023, cinque degli imputati, insieme a un sospettato, avrebbero formato un gruppo criminale organizzato con l'obiettivo di minare la sovranità e l'indipendenza dello Stato romeno, compromettendo politicamente la capacità di difesa del Paese.

A partire dal 2024, un altro imputato si sarebbe unito al gruppo criminale organizzato e tutti i membri avrebbero compiuto "azioni continue, consapevoli, pubbliche o cospirative per raggiungere l'obiettivo prefissato". Inoltre, i membri del gruppo criminale hanno "contattato ripetutamente agenti di una potenza straniera, dislocati sia sul territorio della Romania che della Federazione Russa", si legge nel comunicato. Le indagini hanno inoltre rivelato che i membri del gruppo erano soliti reclutare sostenitori attraverso piattaforme online e pubblicare materiale video, tra cui messaggi indirizzati alle autorità statali romene e a organizzazioni nazionali e internazionali.

Il 5 marzo 2025 sono stati eseguiti otto mandati di perquisizione domiciliare nelle contee di Bucarest, Ilfov, Giurgiu e Maramures, che hanno portato all'identificazione e al sequestro di numerose prove.

Nelle prossime ore la Corte d'appello di Bucarest dovrebbe esaminare la richiesta di custodia cautelare in carcere per quattro degli imputati, mentre altri due potrebbero essere posti agli arresti domiciliari.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica