Russia, fa volare drone vicino al Cremlino: fermato e poi rilasciato un italo argentino

Il ventunenne Franco Esinel, arrestato nel parco Zaryadye, ha spiegato alla polizia che voleva fare delle riprese pittoresche del centro della capitale russa

Russia, fa volare drone vicino al Cremlino: fermato e poi rilasciato un italo argentino
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A Mosca un italo argentino, Franco Esinel, 21 anni, è stato fermato e poi rilasciato dalla polizia a Mosca mentre faceva volare un drone vicino al Cremlino. Lo hanno reso noto le forze dell'ordine moscovite, citate dall'agenzia Tass, precisando che il fermo è avvenuto lunedì pomeriggio, 5 agosto. Secondo la polizia è un "assistente di volo di una compagnia aerea italiana". L'episodio è avvenuto nel parco Zaryadye. Secondo le fonti, Esinel avrebbe detto di non essere a conoscenza del divieto di sorvolo della zona e di avere voluto solo scattare fotografie panoramiche.

Drone vicino al Cremlino: cosa è successo a Mosca

L'intera vicenda è ancora avvolta nella nebbia. Sappiamo, da fonti russe, che un italiano è stato fermato dalla polizia di Mosca per aver fatto volare un drone a Mosca, non lontano al Cremlino. Una fonte, forse un testimone, ha spiegato che "è stato rilevato un drone sopra il parco Zaryadye, che ha immediatamente attirato l'attenzione delle forze dell'ordine. Hanno subito identificato l'operatore del drone, che è risultato essere un cittadino italiano che lavora come assistente di volo per una compagnia aerea italiana. È stato fermato".

Dal canto suo, l'uomo ha sostenuto di non essere a conoscenza del divieto di utilizzo di droni a Mosca e di aver voluto semplicemente effettuare delle riprese pittoresche del centro della capitale russa. Il drone utilizzato è stato sequestrato e sarà esaminato. Pare che nei confronti del proprietario del velivolo sia stato redatto un protocollo amministrativo "basato sulla violazione delle regole per l'uso dello spazio aereo".

Droni e arresti

A proposito di droni, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto questa mattina 22 droni ucraini nelle regioni di Kursk e Belgorod, ha riferito il ministero della Difesa russo. "La mattina del 6 agosto, fra le 7 e le 8:30 ora di Mosca (6-7:30 in Italia), quando il regime di Kiev ha tentato di effettuare attacchi terroristici utilizzando velivoli senza pilota contro obiettivi situati nel territorio della Federazione Russa, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto 13 droni ucraini nella regione di Kursk e nove nella regione di Belgorod", si legge nel comunicato ufficiale.

Nel frattempo le autorità russe hanno arrestato il generale Vladimir Shesterov, vice capo della direzione principale per lo sviluppo innovativo del ministero della Difesa russo. Lo ha confermato la rappresentante del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko. Il fermo è stato disposto a seguito delle accuse di sospetta frode nel caso dei finanziamenti stanziati per il Parco Patriot, spazio ricreativo e culturale delle Forze armate della Federazione Russa.

Nell'ambito della stessa indagine era già stato arrestato il direttore del parco, Vyacheslav Akhmedov.

Secondo i magistrati che portano avanti l'inchiesta, Akhmedov e Shesterov, insieme ad altre persone, erano coinvolti nel furto dei fondi di bilancio stanziati per le attività e il funzionamento del Parco Patriot e dell'annesso Centro congressi ed esposizioni. Il drone avvistato nei pressi del Cremlino? Un problema secondario rispetto al resto.

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