Il Pentagono ha rilasciato il selfie scattato dal pilota di un aereo spia U2 mentre sorvolava il presunto pallone spia cinese il giorno prima fosse abbattuto al largo della costa del South Carolina. I media americani hanno pubblicato la foto scattata il 3 febbraio nel momento in cui il pallone "stava volando sull'area centrale degli Stati Uniti", secondo la didascalia del dipartimento della Difesa.
Il selfie del pilota Usa
Nell'immagine si vede la parte superiore del casco del pilota all'interno della cabina di pilotaggio dell'U-2 e il pallone aerostatico sotto l'ala dell'aereo Usa. In particolare, la foto mostra chiaramente la misteriosa sfera bianco-argentea del pallone con i pannelli penzolanti, oltre all'ombra dell'aereo proiettata sull'oggetto volante.
The Pentagon has provided & confirmed authenticity of this selfie taken by a U-2 pilot flying by the Chinese surveillance balloon.
— Haley Britzky (@halbritz) February 22, 2023
CNN reported earlier this month that the photo had reached legendary status in the Pentagon and NORAD. pic.twitter.com/BWRiSxADSO
Il giorno dopo lo scatto, un jet da combattimento F-22 ha lanciato un missile AIM-9X Sidewinder e ha abbattuto l'ospite indesiderato. L'attacco ha avuto luogo una volta che il pallone non sorvolava più la terraferma ma le acque territoriali statunitensi.
Ricordiamo che l'U-2 Dragon Lady è un aereo spia statunitense ad alta quota in servizio dagli anni '50. E che il presunto pallone spia cinese è stato individuato nello spazio aereo del Montana all'inizio di febbraio e seguito dalle autorità statunitensi mentre si spostava attraverso il Paese. La vicenda ha provocato una spaccatura diplomatica tra Stati Uniti e Cina.
I resti del pallone aerostatico cinese
La "maggior parte del pallone", compreso il suo carico utile, è stata recuperata dal fondo dell'oceano ed è in fase di analisi da parte dell'FBI, ha spiegato il portavoce del Pentagono Sabrina Singh. Nei giorni successivi altri tre oggetti più piccoli sono stati abbattuti dai jet dell'Air Force: uno sull'Alaska, uno sul Canada e uno sul Lago Huron. Questi ultimi dirigibili non sarebbero collegati alla Cina.
In ogni caso la Casa Bianca ha annunciato che una task force interagenzia esaminerà i diversi incidenti e valuterà al meglio le azioni da intraprendere. Certo è che il presunto pallone spia cinese è entrato per la prima volta nello spazio aereo statunitense il 28 gennaio, in Alaska, e, passando attraverso il Canada, è poi rientrato nello spazio aereo statunitense il 31 gennaio, prima che il caso diventasse di dominio pubblico nei primi giorni di febbraio.
La tensione tra Usa e Cina
Ci sono due versioni che raccontano la vicenda del pallone cinese. Per la Casa Bianca l’oggetto della contesa era un pallone spia presumibilmente inviato da Pechino per raccogliere informazioni strategiche. Al contrario, la Cina ha parlato di un dirigibile civile impiegato per rilevazioni meteorologiche e finito per sbaglio nel territorio statunitense.
Tenendo conto dell’ammissione di Pechino sul fatto che il pallone aerostatico era effettivamente cinese, ci si potrebbe chiedere per quale motivo l’oggetto si trovasse sul territorio statunitense.
La Cina, come detto, ha parlato di un incidente provocato da cause di forza maggiore, coincidenti con i venti che avrebbero spinto la piccola mongolfiera in direzione degli Stati Uniti. Una spiegazione, questa, che non ha per niente convinto gli Usa. E che ha scatenato nuove tensioni tra i due Paesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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